Recensione Diablo 3: Ultimate Evil Edition

Anche Blizzard Entertainment è entrata di diritto nel vortice dei cosidetti “Remastered” generazionali.

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Approda infatti su PS4 e Xbox One una versione rivista, corretta e completa di quasi ogni DLC uscito per quello che fu il terzo capitolo della saga Diablo. Stiamo parlando di Diablo 3: Ultimate Evil Edition.
Questa versione, a differenza di tante altre Remastered, si distingue per i contenuti succosi e un restyling tecnico di tutto rispetto. Siete pronti a dire addio alla vostra vita sociale?

Diablo III: Seconda edizione

A distanza di quasi un anno dal suo approdo su PS3 (trovate la nostra recensione qui), ritroviamo la creatura di Blizzard Entertainment più in forma che mai.
La trama è sempre la stessa. L’arco temporale è collocato vent’anni dopo l’uccisione di Baal, Signore della Distruzione e fratello di Mephisto e Diablo. Avremo a che fare con un arcangelo, tale Tyrael, e dovremo salvare l’umanità dalle mani di un nemico con un’armata apparentemente inarrestabile. Tutto come da copione insomma.

Quindi? Cos’è cambiato? Beh, ciò che salta immediatamente all’occhio è il gameplay. No, potete stare tranquilli. Diablo III e il medesimo RPG-Hack ‘n’ Slash, con combat system assolutamente stratosferico.
Ciò che ritroviamo è un set di comandi che meglio si adatta al pad delle due console di nuova generazione: PS4 e Xbox One. Con l’analogico sinistro ci muoveremo, e con il destro potremo schivare i colpi. Senza parlare del target automatico, che andrà ad agganciare il nemico più vicino tramite un’alone rosso attorno allo stesso. Ovviamente l’upgrade del personaggio e l’avanzamento di livello sono gestiti nella medesima maniera di come avveniva nella versione per console Old Gen.
Certo, se proprio vogliamo muovere una critica si nota una leggera semplificazione in questa feature, ma non ne inficia la genuinità.
Tutto questo per via del Paragon System. Una volta raggiunto il livello massimo di esperienza disponibile, la vostra esperienza aggiuntiva andrà a riempire i livelli Paragon, che si assesterà nel medesimo modo con tutti personaggi dell’account, permettendo di aumentare tutte le statistiche.
Sarà arduo salire di livello, in questo caso, ma sarete spinti da una voglia irrefrenabile di avere sempre più Exp e sempre più potere. Una vera droga.

Diablo 3 Ultimate Evil Edition PS4

Blizzard ha messo mani anche al sistema di drop delle armi, riequilibrando tutto il grind che ci sta dietro. Medesima cosa è capitata con gli artigiani, ora più utili che nelle passate edizioni. Parte dei contenuti inseriti in questa versione provengono dall’espansione “Reaper of Souls” (trovate la nostra recensione qui).
Non appena finirete la campagna principale, sbloccherete l’Adventure Mode, una sorta di modalità che vi porterà ad esplorare delle zone Random e combattere dei brutti ceffi pari al vostro livello. Quello che però ci ha spiazzati ed eccitati allo stesso modo è stato “Nemesis”.
Una sistema mostruoso che metterà a dura prova i giocatori, anche quelli più incalliti.
Se un giocatore della vostra lista di amici tira le cuoia durante un combattimento per via di un mostro, quest’ultimo potrebbe entrare nella partita di uno degli amici contenuti nella lista e iniziare un combattimento. Questo non prima di aver sistemato, in automatico, abilità o incantesimi per affrontare meglio il nemico.
Se anche voi perite per mano sua, questo continuerà a diffondersi nella vostra lista degli amici. Più vince, più sale di livello, più diventa forte.
Non appena qualcuno riuscirà a farlo fuori, questo lascerà non pochi oggetti sia per il giocatore vittorioso, sia per gli amici ormai “defunti”. Una trovata davvero geniale.
E se questo non bastasse, in esclusiva per la versione PS4 abbiamo la “The Last of Us Nephalem Rift”, un livello casuale popolato da creature fameliche ispirate ai temibili Stalker, Clicker e Bloater infetti del capovaloro Naughty Dog.
E non è tutto. A condire il piatto già ricco c’è anche anche un set di costumi chiamati “Sembianza dei Colossi”.
Il nome vi dice niente? Esatto, sono ispirati al capolavoro “Shadow of the colossus” di Fumito Ueda nato su PS2 e riproposto in versione HD su PS3.
A mettere ulteriore carne al fuoco ci pensa il multiplayer, fiore all’occhiello della produzione, assolutamente sensazionale se giocato ai livelli di difficoltà avanzati. Su PS4 non si nota alcun lag o rallentamento di sorta. Questo rende il comparto assolutamente indispensabile per avere un’esperienza completa di Diablo. Così come anche l’esperienza in locale: divertente come pochi altri titoli.

Diablo 3 PS4

Fuoco, fiamme e difetti

Come ogni Remastered che si rispetti, anche Diablo 3: Ultimate Evil Edition porta con se un filo di quei difetti contenuti nelle sue versioni precedenti. Nulla che faccia barcollare l’esperienza di gioco.
Ovviamente il comparto tecnico si assesta su livelli eccelsi, ma il motore grafico comincia a mostrare il peso degli anni.
Su PS4 il titolo si destreggia egregiamente sui 60fps fissi e 1080p. Così come su Xbox One, anche se quest’ultima versione soffre di leggeri cali di framerate. Nulla di eclatante comunque. Ogni cosa brilla e si muove senza alcun problema. Con texture finalmente in HD ed effetti particellari di grande impatto.
Uno dei difetti che potrebbero risultare leggermente fastidiosi è la mancata calibrazione delle classi disponibili. Non tutte sono calcolate alla perfezione.
È esente da difetti la longevità, ormai salita a livelli stellari e non più definibile. Così come il sonoro, con musiche evocative, un doppiaggio davvero buono ed effettistica generale di rilievo.