Recensione Onechanbara Z2: Chaos

Avete presente il primo Devil May Cry per PS2? Perfetto: riprendetelo, sostituite Dante con 4 donnine con il seno ben in vista, i demoni con gli zombie, abbassate notevolmente la difficoltà e aggiornate il comparto grafico dei personaggi principali e otterrete Onechanbara Z2: Chaos. Perché? Andiamo con ordine.

La prima domanda da farsi è: possibile che un tale gioco sia uscito su PS4? L’ambientazione e i modelli si sarebbero sposati perfettamente addirittura con un hardware PS2 (facciamo PS3, dai). Sembra infatti che siano stati presi dal primo DMC e buttati nel mezzo del gioco. La storia, inoltre, è semplice e lineare: ci sono due clan: Vampiric (chiaramente formato da Vampiri) e Baneful (dei demoni, più o meno). Aya e Saki, due sorelle che si odiano ma che successivamente collaborano fanno parte del clan dei vampiri, e devono scontrarsi con una coppia di sorelle appartenenti al clan dei Baneful. Le quattro protagoniste dovranno allearsi per affrontare la minaccia comune: un’orda di non-morti che ci attaccherà perché sì. Fine. Ma pensate forse che la trama sia la cosa più semplice?

La risposta è no, e infatti il gioco propone due difficoltà diverse: quella più semplice e, e la difficoltà normale. Io ho provato il gioco in normale, che dovrebbe essere in teoria la difficoltà maggiore.

onnecha

Ebbene, il gioco non pone nessun tipo di sfida, è semplicissimo. Se siete hardcore gamer, ma anche solo giocatori occasionali, e state valutando l’acquisto del gioco cercando un livello di sfida soddisfacente, vi consiglio di schivarlo come la peste. Voi penserete che sia facile solo per quanto concerne i combattimenti con i mostri, ma non è cosi. Ho addirittura finito il gioco premendo un solo tasto in continuazione: quadrato. Il quadrato è la risposta a tutto in questo gioco. La vostra reazione sarà più o meno questa: “Guarda c’è un boss super-mega-gigantesco, come potrò batterlo?” Naturalmente con quadrato.

Insomma, realizzazione grafica pessima e difficoltà futile, ma vogliamo parlare più approfonditamente del gameplay? In realtà c’è poco da dire: il gioco è un hack&slash, ma abbastanza sottotono e ripetitivo. Dopotutto se bisogna premere un solo tasto per tutto il gioco, il gameplay come può variare? Possiamo riassumere il tutto in “vai lì, ti ritroverai bloccato da alcune sbarre che non permettono di passare finché non sconfiggi tutti gli avversari presenti all’interno, dopodiché vai alla prossima area”. Il tutto finché non si raggiungono i boss, molti semplici, altri non difficili ma frustranti. Alcuni hanno le abilità di spadaccini, altri la velocità di Usain Bolt, altri ancora le due caratteristiche fuse insieme. Insomma, un’accozzaglia di elementi messi lì per cercare di dare una parvenza di sfida al gioco, che ne è completamente privo.

Curioso è l’inserimento della scelta del colore del sangue. Dal menù delle opzioni inoltre non c’è modo di cercare i comandi, non esiste una voce nemmeno nel menù principale. Insomma, fai il tutorial e se non capisci qualcosa premi quadrato, tanto è la risposta a tutto.

Pro

  • Realizzazione grafica dei personaggi
  • Risoluzione a 1080p e 60fps

Contro

  • Basta premere un pulsante per completare il gioco
  • Gameplay ripetitivo e longevità scarsa
  • Difficoltà ridotta e storia lineare