Sniper Elite 3: Afrika è il terzo titolo di una serie dedicata ai sempre più amati (in campo videoludico) cecchini, rilasciato il 27 Giugno 2014 su PS3, PS4, Xbox 360, Xbox One e PC.  La saga di Sniper Elite, sviluppata da Rebellion, ha sempre avuto caratteristiche atipiche rispetto ai rivali, (Sniper Ghost Warrior ad esempio) adottando una struttura di gameplay ibrida, a metà tra un FPS e un TPS.
Nel corso degli anni Sniper Elite è riuscito a entrare nel cuore dei videogiocatori, riuscendo a costruirsi una fanbase fedele e piuttosto appassionata, specie grazie al fatto che i livelli più avanzati di difficoltà possono regalare grandi soddisfazioni tramite l’elevato realismo.

Sniper Elite 3 riprende i passi del secondo capitolo, alle volte migliorando ed alle volte peggiorando ciò a cui la saga ci ha abituato; noi di Respawn.it abbiamo scavato a fondo il titolo nella sua versione PS4 e nelle prossime righe sapremo dirvi se il nuovo titolo sfornato dai ragazzi di Rebellion vale l’attesa e i soldi spesi.

Il titolo si presenta come un prequel di Sniper Elite V2 ed è ambientato nel 1942 in Africa, durante la seconda guerra mondiale. Sniper Elite 3 ci mette nei panni di un cecchino intento a rovinare i malvagi piani dei nazisti, intenzionati a costruire un’arma dalle capacità distruttive alquanto elevate. Sulla trama in sé non c’è molto da dire, in primo luogo per non rovinare l’esperienza di gioco a voi lettori e in secondo luogo perché sebbene i propositi siano dei migliori, non riesce a spiccare sotto alcun punto di vista, risultando banale e senza alcun colpo di scena degno di nota. Il coinvolgimento alle volte è pari a zero, e nei momenti più salienti il titolo non riesce a dimostrare le sue potenzialità. Si sarebbe potuto fare molto di più per riuscire a rendere il tutto più interessante, con maggiori attinenze storiche e soprattutto con una maggiore enfasi riguardante ciò che accade su schermo.

Recensione Sniper Elite 3 PS4

Il divertimento di sparare in slow-motion

Vestendo i panni del nostro cecchino dovremo sbaragliare le folte schiere naziste, e i metodi per riuscire nella nostra impresa sono tanti. Rebellion lascia infatti libera scelta ai giocatori, rendendo il gameplay parecchio versatile e adatto a qualsiasi tipo di palato.
Sarà dunque possibile buttarsi in campo aperto e sparare a qualsiasi cosa si muova, ma l’approccio migliore al titolo, secondo noi, è sempre quello silenzioso: giocato stealth il titolo può regalare delle soddisfazioni non da poco, infatti, come già accennato, le difficoltà elevate mettono a dura prova il giocatore, costringendolo ad elaborare tattiche sempre più complesse ed a studiare il campo di gioco per riuscire ad arrivare al proprio obiettivo nella maniera più pulita possibile.

Per farlo abbiamo naturalmente bisogno di un armamentario, selezionabile e personalizzabile all’inizio di ogni nuova missione, che comprende: arma principale, armi secondarie, medikit, granate e mine di vario genere.
Le possibilità di personalizzazione e le armi selezionabili, sbloccabili aumentando il nostro rango durante il corso del gioco, sono purtroppo poche, ma riescono comunque a fare il loro lavoro e a dare una buona varietà di stili di gioco. Oltre al nostro personale armamentario, abbiamo a disposizione un binocolo, utile per segnare i nemici sulla mappa, in modo da non farci mai trovare impreparati in caso le cose si mettano male. Il punto focale del gioco è naturalmente il fucile da cecchino, con il quale potremo sterminare intere armate di Nazisti, non senza un minimo di soddisfazione. In Sniper Elite 3 infatti torna la X-Ray Killcam (disattivabile dalle opzioni di gioco), che ci permette di vedere a rallentatore il proiettile mentre si avvicina rovinosamente al nostro nemico, centrando con estrema precisione i punti vitali del povero malcapitato.

Rispetto al secondo capitolo, il sistema X-Ray è stato nettamente migliorato: se prima era possibile vedere solamente il punto (o l’organo) di impatto del nostro proiettile all’interno del corpo del nemico, adesso, una volta che il proiettile avrà raggiunto il corpo, la visuale viene estesa per poter vedere il sistema cardio-vascolare e la muscolatura, per poter apprezzare al meglio i danni del nostro tiro.
Anche la componente stealth è stata migliorata, avremo infatti un indicatore utile a capire quanto siamo nascosti agli occhi dei nemici, ed un indicatore, posizionato sopra le teste dei nazisti, che segnala il loro stato di allerta.
È possibile naturalmente silenziare la nostra arma secondaria per gli incontri ravvicinati, ed abbiamo inoltre a disposizione un coltello per le uccisioni corpo a corpo. Il fucile da cecchino invece non è silenziabile: starà a noi scegliere quando e come utilizzarlo. Gli stage in cui affronteremo le varie missioni ci vengono però incontro, mettendoci a disposizione oggetti sabotabili e rumori ambientali capaci di coprire il rumore dei nostri spari, permettendoci di eliminare i nazisti senza che nessuno si accorga di niente.

Review PS4 Sniper Elite 3

Sniper Elite 3: Afrika migliora una struttura di gioco ormai consolidata, ma pecca sul versante della ripetitività; le missioni infatti tendono ad assomigliarsi tra loro in maniera delle volte troppo marcata, costringendo il giocatore a svolgere le stesse tre azioni per tutto il corso del gioco. Il ritmo viene spezzato solamente dalle “boss battle” con alcuni carri armati (eliminabili anche tramite l’utilizzo della Killcam).
C’è da dire però che almeno la linearità che contraddistingueva il precedente capitolo della saga è stata abbandonata, dando spazio ad ambienti più aperti, più esplorabili ed alla possibilità di svolgere la missione di gioco nella maniera preferita.
Il gameplay si presenta in sostanza abbastanza solido, ma non esente da alcuni problemi facilmente evitabili: la X-Ray Killcam può regalare come sempre ore e ore di divertimento, sempre che la noia data dalla ripetitività estrema del titolo non sopraggiunga prima.
Non si può elogiare nemmeno la longevità del titolo: sebbene i collezionabili che possiamo raccogliere nelle varie mappe siano numerosi, lo stesso non si può dire delle poche missioni che compongono la campagna single player del titolo che, una volta completate con obiettivi principali e secondari annessi, non spingono il giocatore a dare una seconda giocata. Il titolo si può benissimo portare a termine in una decina di ore, lasciando insoddisfatti e in parte anche delusi; si può fare un discorso diverso invece parlando della componente multiplayer del titolo, che permette di completare l’intera campagna principale del titolo in cooperativa con un amico, e mette a disposizione varie modalità competitive (deathmatch, re della collina etc.) e cooperative (come il Survival, affrontabile anche in solitaria).

Attenzione ai dettagli

Sniper Elite 3 fa parte di quella lunga schiera di titoli cross-gen usciti recentemente e, un po’ come Metal Gear Solid V: Ground Zeroes, Watch Dogs e colleghi vari, anche il titolo Rebellion sente il peso di questa scelta, soprattutto nel versante tecnico.Il titolo si presenta bene a primo impatto, gli ambienti di gioco sono piuttosto curati, gli effetti di luce sono buoni e le espressioni facciali rendono abbastanza bene. I problemi si vedono durante il corso del gioco, facendo un minimo attenzione a ciò che succede su schermo.

Su una console di nuova generazione non è accettabile avere una presenza massiccia di pop-up estremamente fastidiosi per la vista, ed è inoltre inaccettabile avere compenetrazioni poligonali di non poco conto, oltre che numerosi bug, capaci di rovinare completamente l’esperienza di gioco. Durante le nostre ore passate in compagnia del titolo Rebellion ci siamo trovati più di una volta davanti a situazioni al limite del ridicolo, corpi nemici che diventano ragdoll quando vengono colpiti dai nostri proiettili, nemici che una volta colpiti spiccano voli inauditi, telecamere che si posizionano all’interno del collo del nostro personaggio e compenetrazioni poligonali assurde: avete mai visto un cecchino appostarsi nascosto…dentro una roccia? Con Sniper Elite 3 potrete avere questo ed altro.

Una colonna sonora dimenticabile

Non riesce a fare testo, e ad elevare il titolo, nemmeno la colonna sonora (e gli effetti sonori del gioco). Da una parte abbiamo delle OST di poco spessore e alle volte parecchio anonime, mentre dall’altra parte abbiamo degli effetti ambientali e sonori alle volte completamente sballati e che minano pesantemente l’esperienza di gioco, specie quando si parla di nascondere il rumore del proprio sparo.