Recensione The Legend of Zelda: Tri Force Heroes

Nintendo non è solo Wii U. E questo lo sanno bene i milioni di fan che, nonostante il periodo non proprio roseo della casa di Super Mario, continuano a vedere in lei innovazione e originalità. Molto spesso, in giro per il web, non è raro incappare in commenti sterili che descrivono come “ridondanti” alcune sue serie ormai ventennali. Una di queste è sicuramente The Legend of Zelda.

Ciò che però molto spesso non viene precisato è che sì, questa serie vanta un numero di spin-off e seguiti davvero imponente, ma ha saputo sempre donare al videogiocatore innovazione e trama degni di IP nuove di zecca. Pur restando ovviamente coerente al suo stile in ogni sua interazione. Quando fu annunciato un nuovo Zelda per 3DS, tutti si aspettavano una remastered dei capitoli precedenti, o un qualche prequel di quell’episodio per Wii U che tanto attendiamo. Inutile spiegare l’amaro in bocca quando venne fuori Tri Force Heroes: un gioco orientato al multiplayer (come in passato lo fu Four Swords Adventure), senza una trama corposa alla sua base e quindi una modalità single player davvero accattivante. Traballanti da questo nuovo cambio repentino per la serie, abbiamo preso in mano il pennino e provato questa nuova avventura.

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Non c’è due senza tre

La trama della modalità single-player è davvero essenziale, e serve da incipit. Re Boccolone ha bisogno di noi: in un mondo dove tutti hanno una fissa per la moda, la principessa è stata derubata del suo stile e toccherà a noi doverla salvare. L’obbiettivo principale del gioco è la cooperazione, essenziale per risolvere i puzzle presenti nei dungeon sviluppati per lo più in verticale. La difficoltà di quest’ultimi, in linea con gli altri capitoli di Zelda, va crescendo man mano che si avanza di livello.

Ovviamente a vederla cosi, è indiscutibile che all’utente medio possano non interessare tali dinamiche, portandolo a pensare che il titolo per lui non offrirà alcun divertimento, mentre coloro che amano il lavoro di squadra e le sfide, non faranno altro che essere incentivati a procedere all’interno delle arene. Ogni “Mondo” è costituito da diversi Livelli. Il livello comincia con i classici enigmi facili, che ci permetteranno di procedere in maniera individuale e fluida. Successivamente però sarà necessario cooperare per poter andare avanti.

Nonostante ciò che si può pensare, giocare assieme a tre videogiocatori vicini, rende questo gioco una vera e propria droga. La nostra prova è state effettuata all’aperto, in un gruppo di tre amici, seduti a far colazione al bar. In un attimo ci siamo ritrovati a ridere, arrabbiarci e gioire insieme. La cooperazione è così accattivante da coinvolgere in maniera massiva chiunque stia giocando. Anche coloro che assistono dall’esterno alla partita. La prova online invece ha cambiato il livello di sfida, alzando l’asticella verso l’alto.

Online, infatti, l’unico modo per comunicare con gli altri videogiocatori è attraverso dei pittogrammi raffiguranti Link. Quindi se in locale il confronto è diretto, online passa attraverso i pittogrammi, rendendo così ancor più essenziali e precise le comunicazioni tra i membri della squadra. Inutile dire che il gioco in locale si è rivelato essere molto più emozionante, ma questo varia a seconda dei gusti e della disponibilità di persone con un 3DS e copia del gioco (in Italia pressoché improbabile, tranne in rari casi). La cosa buona è che si può giocare insieme anche possedendo una sola copia del gioco. Basterà avere altri due amici con un 3DS, attivare la modalità Download, ed è fatta. Oltre alla classica cooperazione, a evitare che tutto diventi monotono, esiste anche una modalità arena.
In questa modalità potremmo prenderci a spadate in arene costruite in verticale, giusto per spezzare la monotonia della modalità principale.

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Ma single non è meglio?

Nonostante il gioco sia concettualmente costruito per dare il meglio di se in multi, anche l’esperienza singleplayer può rivelarsi buona, nonostante tutti i limiti del caso. Il sistema di gioco infatti si andrà a modificare per sopperire alla mancanza degli altri giocatori, consentendoci di switchare da un Link ad un altro per poter risolvere gli enigmi.
Quando vi abbiamo parlato della trama, e della fissa della moda , non scherzavamo, infatti attraverso un sistema di upgrade, sarà possibile cambiare d’abito anche i nostri Link. Quello che ne verrà fuori sono possibilità e capacità che ordinariamente non potrebbero essere concretizzate.

Per non togliervi il piacere della scoperta, non vi elenchiamo nessuna di queste possibilità. Sappiate solo che ogni singolo costume che indosserete, porterà dei benefici non indifferenti, capaci di impattare in maniera diversa sul mondo di gioco. Per poter creare questi costumi avrete bisogno di materiali, ottenibili alla fine di ogni livello. La nota che ci ha fatto storcere lievemente il naso è stato dover affrontare i livelli per più volte, al fine di ottenere i materiali opportuni. Materiali che si paleseranno in maniera randomica, rendendo tutto molto più basato sulla fortuna che su altro.

Pro

  • Multiplayer eccelso sia online che locale…
  • Gameplay divertente e level design ispirato
  • Non è il solito The Legend of Zelda

Contro

  • …ma non adatto a tutti
  • Il signleplayer da solo non basta
  • Non è il solito The Legend of Zelda