Intervista agli sviluppatori di On The Tower – progetto indie italiano

Un piccolo team di sviluppatori italiani ha cominciato a sviluppare On The Tower, un’esperienza videoludica il cui sviluppo sarà condiviso mese per mese con i fans, grazie al rilascio periodico della demo del gioco. Noi del Respawn.it abbiamo intervistato Fabiano “Deimos” Zaino e Alberto “Il Drugo” Druganetti, due disponibilissimi membri del team, che ci hanno parlato del loro progetto.

1. La prima domanda è un po’ banale, ma necessaria poichè non abbiamo molte informazioni riguardo On the Tower: puoi introdurre brevemente il gioco?

Prima domanda non facile da spiegare con poche parole: on The Tower sarà un gioco puntato solamente su due parametri ben distinti, l’esplorazione e la scalata della Torre. Si tratta di un prodotto atipico e chiamarlo gioco è già un azzardo. Diciamo che si tratta più di una esperienza videogiocabile che non un vero e proprio prodotto come possono essere tanti altri giochi presenti sul mercato. Detto questo, on The Tower avrà un suo inizio e una sua fine, legato più o meno alle esigenze di chi lo vorrà giocare più o meno seriamente.

2. Ho provato la demo, e risulta chiaro che la torre ha un ruolo centrale all’interno del gioco, poichè è visibile da ogni punto della mappa, ma ci saranno anche altri punti di riferimento all’interno del gioco?

La Torre sarà l’unico punto di riferimento vero per quanto riguarda il gameplay del gioco ma non dell’intero progetto. Il panorama ad esempio, non verrà relegato al mero contorno paesaggistico ma avrà un suo perché, cosi come anche alcune “scene” che devono essere ancora aggiunte.

3. Non sono riuscito a trovare nè sul sito ufficiale del progetto, nè altrove informazioni sulla trama. Ci sarà una Quest? Puoi darci informazioni al riguardo (per quanto ti è concesso dal tuo team, ovviamente)?

Anche in questo caso, la trama del gioco seguirà un’idea di realizzazione molto netta che abbiamo pensato a lungo ma allo stesso tempo, l’abbiamo orchestrata in vista del fatto che vogliamo lasciare libera interpretazione al giocatore di turno. Dentro on The Tower in pratica, ognuno sarà libero di interpretare il perché ci si trova effettivamente in quella situazione. Noi daremo una traccia ma il resto della fantasia ce la devono mettere i giocatori.

4. Una domanda sul Gameplay: quale sarà il genere di On The Tower?

Il genere di questi giochi è spesso definito Avventura, Casual oppure semplicemente Indie.

Per noi si tratta di un gioco fortemente puntato sull’esplorazione ma anche sulla sfida netta e costante che darà la Torre. Il genere che forse ci si avvicina di più è il Platform: quello che si poteva provare con mano su titoli come il primo Prince of Persia o Super Mario.

5. Da quali titoli, se ci sono, state prendendo spunto per la realizzazione del gioco?

Per la fase esplorativa, Dear Esther è sicuramente un titolo che teniamo molto in considerazione benchè nella nostra fase esplorativa si potrà andare subito ovunque, senza limitazione. Non ci sarà dunque un “percorso” deciso da noi come accade invece nel gioco appena citato. Posso citare anche The Path che sicuramente ci ha lasciato qualcosa di forte nell’immaginario di gioco da “inserire” all’interno del nostro lavoro e assolutamente Prince of Persia per quello che riguarda la scalata della Torre.

6. Un’altra informazione che ci manca è il nome del Team di sviluppatori di cui fai parte. Avete un nome? Da quante persone è composto? Come vi siete conosciuti? Avete altri progetti oltre On The Tower?

Attualmente non abbiamo un nome con cui presentarci ma ci stiamo pensando e presto toglieremo qualcosa fuori dal cilindro. Il gruppo per ora è composto da quattro persone che si dividono nei rispettivi ruoli di programmazione, musiche, grafica e modellazione 3D. Il gruppo è però destinato a crescere nei prossimi mesi dato che stiamo già cercando almeno un altro programmatore e un secondo modellatore (anzi, chi fosse interessato). Riguardo ad altri progetti, per ora on The Tower è la nostra unica preoccupazione.

7. Se dovessi dare una percentuale al livello di completamento di On The Tower, quale sarebbe? E quando stimate di giungere ad una versione 1.0 (è una domanda impossibile, probabilmente)?

Il livello in percentuale è davvero molto basso per quanto riguarda il gioco vero, quello che si può anche provare scaricando la demo dal sito. Alle spalle di questo, abbiamo avuto parecchie sessioni di brainstorming per quanto riguarda l’idea generale del titolo e sappiamo bene verso quale direzione creativa farlo andare.

8. Avete già pensato di usufruire di servizi come Steam Greenlight e Kickstarter?

Steam Greenlight può essere un modo davvero molto interessante per farci conoscere e credo che prima o poi on The Tower, verrà proposto sicuramente tramite il servizio di Valve. Kickstarter in verità non ci attira molto…se ne sente parlare bene ma è davvero una grossa responsabilità quella di andare a farselo finanziare davvero da qualcuno. Per ora non abbiamo questa urgenza e non ne sentiamo neanche la necessità.

9. Ora un’ultima domanda più generale. Cosa ne pensi del mondo della programmazione videoludica in Italia? Com’è la situazione degli sviluppatori di videogiochi italiani?

Dal punto di vista delle “belle idee” e della “gente capace”, penso che nel sottobosco di internet si trovino molti progetti validi e ci siano delle persone che credono davvero in quello che fanno. Basta andare anche su youtube per visionare un sacco di progetti indie davvero ben fatti ma il punto è che dopo tot tempo bisogna affrontare la realtà di una produzione che deve essere portata a termine e venduta tramite dei canali che hanno delle regole ben precise. Per non parlare della critica vera e propria dei giocatori che spesso è terribile (anche quando i recensori di vari portali ce la mettono tutta per aiutare). In poche parole credo che a parte qualche raro caso, siamo messi abbastanza male e le cose non stanno migliorando come dovrebbero. Per carità, qualche raro caso che esce dalla massa ogni tanto lo si trova ma serve a poco. Senza contare produzioni di persone losche che non fanno altro che dare “cacca” alla già difficile situazione (vedere ad esempio episodi come Gioventù Ribelle) generale che può avere uno studio alle prime armi che cerca di farsi conoscere.

Potete scaricare la demo di On The Tower dal sito ufficiale dle progetto: http://onthetower.jimdo.com/