Recensione The Wonderful 101

The Wonderful 101 – E il 101 sei tu!

Ci sono alcune cose che sono destinate a non morire mai. Nella cultura dell’intrattenimento nipponico, ad esempio, troviamo i Mecha, robottoni giganti resi famosi da anime e serie tv. Da Mazinga ai Power Rangers, da Goldrake ai Gundam, gli esempi si sprecano.
E se quest’anno i Mecha sono tornati in auge sul grande schermo grazie al blockbuster estivo Pacific Rim, anche nel nostro campo, quello videoludico, c’è un titolo che sceglie di omaggiare questa fetta di cultura pop tanto amata. Il titolo in questione è The Wonderful 101, sviluppato da Platinum Games e uscito in esclusiva Wii U il 23 Agosto su eShop e il 30 in formato retail.
Ma in che modo The Wonderful 101 si collega ai Mecha? Non si tratta solo del fatto che ci ritroveremo più e più volte, nel corso dell’avventura, ad affrontare enormi robot assassini, ma si tratta anche di cogliere le varie citazioni sparse nel titolo per apprezzare al meglio tutti i temi di contorno che condiscono il gioco, e che andremo a snocciolare nel corso di questa recensione. Ma bando alle ciance e buttiamoci nel coloratissimo mondo di The Wonderful 101.

La Terra è in pericolo. Un esercito alieno, chiamato Geathjerk, attacca il nostro pianeta, abbattendosi in particolare sulla città di Blossom City, che non è però impreparata circa eventi del genere. Blossom City può contare infatti su Will Wedgewood, un insegnante delle elementari che indossando la sua tuta speciale si trasforma nel suo alter ego Wonder Red, supereroe membro dei Wonderful 100. Il mondo, in The Wonderful 101, può contare infatti su cento supereroi sparsi per il mondo, pronti a difendere il nostro pianeta da minacce come quella che incombe su Blossom City.
Nel corso dell’avventura, in cui dovremo sempre trovare il modo di respingere i Mecha alieni, Wonder Red incontrerà nuovi supereroi che si uniranno alla sua squadra, ovvero Blue, Green, Pink, Yellow, Black e White (da apprezzare, in questa scelta, la citazione non troppo velata a team simil-Power Rangers). Sbloccando questi Wonderful Ones, avremo diritto anche a sfruttare le loro Morfounioni, particolari attacchi in cui parte o tutti i membri del nostro team si uniranno per sferrare attacchi più potenti. La nostra squadra, comunque, non comprenderà solo supereroi, ma anche cittadini che potranno ottenere poteri temporanei dai Wonderful 100. E dato che i cittadini da salvare sono ovunque, potremo arrivare a controllare decine e decine di personaggi.

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Vedendo una tale moltitudine di personaggi su schermo, la sensazione di confusione è immediata. Prendendo confidenza con i comandi, però, il gameplay diventa sempre più chiaro e ordinato. Più personaggi avremo, più personaggi potremo coinvolgere nelle Morfounioni, fulcro principale del gameplay. Le Morfounioni serviranno tanto per attaccare, quanto per risolvere i vari enigmi presenti negli scenari che ci impediranno di proseguire. Ad esempio, potremo far trasformare i nostri compagni in un ponte che collega due palazzi, oppure in una scala o, ancora, in un deltaplano. Nonostante gli attacchi più potenti vengano sferrati dai Wonderful Ones grazie alle loro Morfounioni, potremo far attaccare in gruppo i nostri compagni, che potranno decidere di continuare ad attaccare i nemici più deboli anche da soli.

Per muoverci, controlleremo solo un personaggio per volta, con gli altri che lo seguiranno in modo molto simile a quanto visto in Pikmin. Per creare le Morfounioni, Platinum Games ha cercato un modo per spezzare il meno possibile l’azione. Basterà disegnare delle particolari forme sul il touch screen del Gamepad o, in alternativa, con l’analogico R. In questo modo, tracciando un cerchio potremo sfruttare il Morfopugno di Wonder Red, oppure con una linea la Morfospada di Wonder Blue, e così via.

Capire tutti i trucchi per godere appieno dell’ottimo gameplay di The Wonderful 101 non sarà immediato, e questo è probabilmente il difetto peggiore del titolo. Superata la confusione iniziale, in cui sferreremo pugni o fendenti quasi alla cieca, potremo anche attuare piccole strategie in un gameplay prettamente action.

Il comparto grafico è coloratissimo e molto essenziale. Probabilmente, l’obiettivo era quello di rendere l’aspetto del gioco quanto più simile possibile ad un anime. Obiettivo quasi riuscito. Gli scenari sono infatti ottimi, ricchi di dettagli, e godono anche di un buon level design. Anche i sette principali Wonderful Ones sono realizzati in modo perfetto. Peccato che lo stesso non si possa dire dei personaggi secondari/comprimari. I visi dei personaggi umani, quando non indossano la maschera, si rivelano il peggior difetto del comparto grafico del titolo, che si attesta tuttavia su ottimi livelli.

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Quanto al comparto audio, invece, non si può criticare assolutamente nulla al team Platinum Games. Le musiche sono incredibilmente adatte a quanto vediamo sullo schermo. Epiche, avventurose, in pieno stile supereroico. Anche il doppiaggio inglese è ottimo. Ascoltando Wonderful Red sembra di sentir parlare personaggi come Peter Parker nei vecchi cartoni animati sui supereroi. Peccato solo che Nintendo abbia preferito lasciare i sottotitoli, piuttosto che localizzare il doppiaggio in italiano, anche se a conti fatti non sappiamo se le voci italiane sarebbero state all’altezza di quelle americane.

The Wonderful 101 potrà essere affrontato in vari livelli di difficoltà, che potranno essere modificati a piacere prima di iniziare ogni missione. Potremo scegliere tra Normale, Facile e Molto Facile, nomi che fanno sorridere se accostati alle più “classiche” Facile-Normale-Difficile. In verità, a difficoltà Normale la sfida sarà anche abbastanza ardua, con nemici che resisteranno più del previsto ai nostri colpi. I boss e i nemici più ostici avranno addirittura 4-5 livelli per la loro barra della vita, che si svuoterà gradualmente cambiando anche colore come nei vecchi picchiaduro di qualche generazione fa. La scelta che ha più fatto discutere per quanto riguarda la difficoltà del gioco è quella circa le sconfitte durante le boss fight. Se un boss riuscirà a mandarci K.O., potremo ritentare dall’ultimo checkpoint, ma sebbene la nostra barra della vita sarà tornata al massimo, quella del “povero” boss resterà invariata, rendendolo un avversario sempre meno temibile.

Terminata l’avventura principale, che si dipanerà attraverso svariati livelli per una durata complessiva di 10-15 ore, sbloccheremo un ulteriore livello di difficoltà, ancora più arduo. La longevità viene aumentata anche dal comparto co-op locale che può intrattenere fino a 5 giocatori (uno con Gamepad, e quattro con Wii U Pro Controller), e dai numerosi sbloccabili, dedicati solo ai completisti più accaniti.