Anteprima Alone in the Dark: Illumination

Provata la closed beta di Alone in the Dark: Illumination

Alone in the Dark, che per chi non conoscesse il brand è una serie di titoli survival horror nata e cresciuta negli anni ’90, è da molti considerata una saga conclusa nel 2001 con l’uscita di Alone in the Dark 4. Dopo sette anni, nel 2008 il marchio venne riesumato e uscì un altro capitolo con la promessa di riportare in auge la saga ripartendo da un nuovo “episodio 1” e non proponendone un quinto come tanti ancora oggi erroneamente lo definiscono. Inutile dire che fu un disastro: pessimi voti e pessime vendite, il brand era dato per spacciato.

Ma quando meno ce lo aspettavamo venne annunciato un nuovo capitolo in esclusiva PC. Possiamo ipotizzare che l’approdo su console sia propedeutico al successo nelle vendite, ma dopo aver tastato con mano la closed beta, possiamo presagire un altro capitolo destinato al dimenticatoio o quanto meno capace di diffondersi solamente grazie all’aiuto dei soliti saldi di Steam, ma questo è un altro discorso.

Alone in the Dark: Illumination

L’illuminazione risulta molto immersiva

 

Il titolo si pone come uno spin-off della saga principale, un gioco improntato all’azione e alla modalità cooperativa online (un po’ come quanto visto in Left 4 Dead), ma visto che sono passati 7 anni dall’uscita dell’ultimo capitolo (vedi premessa), il mio approccio non può che essere quello di un videogiocatore che tocca con mano una serie data ormai per estinta. In ogni caso è bene dire che la closed beta permetteva di giocare solamente allo scenario The Mines of Lorwirch e ovviamente in single player.

Cominciamo subito ad analizzare il lato tecnico di Alone in the Dark: Illumination: gli sviluppatori sembrano essere ancora indietro con il lavoro, graficamente i modelli poligonali e le texture non sono al passo coi tempi anzi, tutt’altro. L’I.A. dei nemici non è tarata bene, infatti se resterete fermi davanti a 2/3 mostri, quest’ultimi impiegheranno ben più di una manciata di secondi per uccidervi. L’audio è decisamente da aggiustare, suoni in lontananza sentiti come se la loro fonte fosse a un metro dal protagonista e colpi di fucile impercettibili scandiscono tutta la beta del titolo. Unico punto sul quale gli sviluppatori hanno già fatto un buon lavoro è il sistema di illuminazione: il gioco d’ombre rende bene e le fonti di luce risultano credibili. Rimanendo in tema”luci”, iniziamo a parlare del gioco vero e proprio: per affrontare i nemici si dovrà adottare una tecnica simile a quella vista in Alan Wake, infatti dovremo indebolire i nemici con la luce per poi sparargli una volta diventati vulnerabili. Disseminati qua e la per i livelli troveremo anche qualche piccolo enigma, ma nulla di complicato. Nel complesso la formula di gioca sembra poter essere divertente, ma vi è un grande fattore che mi ha fatto storcere il naso: il gioco non fa paura.

Io ho sempre patito molto i giochi survival horror e anche se ne ho masticato un buon numero, ogni volta che ne devo iniziare uno so già che rischierò un infarto o qualcosa di simile, ma questo Alone in the Dark: Illumination non mi ha trasmesso la benché minima ansia o paura , il connubio tra ambienti scontati e già visti, colonna sonora non proprio ispirata e nemici base tutt’altro che letali, porta il giocatore a non immedesimarsi nel protagonista e di conseguenza il titolo non riesce a trasmettere paura. Tengo a ricordare inoltre che ho provato il titolo solamente in single player, posso immaginare quindi che in cooperativa il clima degli ambienti risulti ancor più asettico di quanto già risulti ora.

Alone in the Dark: Illumination

sembrano pericolosi, ma non lo sono…

 

Tutto questo discorso è fatto, come già detto, solo per la (presunta) prima ambientazione della campagna per singolo giocatore, può essere quindi che si tratti solamente di una parte del gioco poco ispirata, anche se non avrebbe molto senso farla provare in closed beta, ma cerchiamo di rimanere comunque speranzosi.

In conclusione, potremmo essere di fronte ad un nuovo “Left 4 Dead”? Può darsi, di certo non avremmo tra le mani un survival horror, ma considerando la piattaforma su cui si presterà ad uscire e il successo dei giochi in cooperativa su quest’ultima, potrebbe anche essere che la community di videogiocatori PC accetti volentieri questo nuovo Alone in the Dark: Illumination. Io comunque, ho seri dubbi in merito.

 

Data d’uscita: TBA 2015