Come ben sappiamo, il primo capitolo di Drangon Ball Xenoverse non è stato tra i migliori titoli sfornati, anche se, grazie ad alcune sue caratteristiche, è stato in grado di farsi apprezzare comunque. La storia infatti proponeva qualcosa di nuovo ed innovativo: ci consentiva, grazie all’espediente dei viaggi temporali, di creare un nostro personaggio e portarlo, insieme all’aiuto di Mirai Trunks, a salvare il mondo. Il nuovo capitolo introduce sicuramente alcune migliorie a livello tecnico, ma non si discosta poi così tanto da quello che era il suo predecessore.

Nuovo mondo… Stessa storia!

Fin da subito è chiara la netta somiglianza tra Dragon ball Xenoverse 2 e il suo predecessore. Inizialmente potremo creare il nostro personaggio, scegliendo attraverso un editor piuttosto vasto, che ci permetterà in primo luogo di decidere una razza e in secondo luogo tutti i vari dettagli relativi al nostro protagonista: altezza, corporatura, faccia, occhi, bocca, etc. Ovviamente il nostro personaggio potrà poi assumere, durante il corso dell’intera vicenda qualsiasi carattere, saremo noi a plasmarlo pian piano durante la nostra avventura. Salendo di livello, infatti, otterremo ovviamente dei punti abilità che potremo spendere come meglio crediamo.

 

La nostra vicenda ha inizio a Conton City, un luogo nel quale sono raggruppati tutti i luoghi, le aree e i personaggi principali della serie di Dragon Ball; potremo ad esempio vedere personaggi come Vegeta, Freezer, oppure luoghi come la casa di Goku etc. Il perché siano tutti convogliati all’interno della stessa area, non è del tutto chiaro, ma noi lo accettiamo così com’è.

Diversamente da quello che ci potremo aspettare però, sembra che questo nuovo capitolo non sia un vero e proprio sequel, ma sia quasi una sorta di remake, meglio realizzato del primo. Infatti, esattamente come nel primo capitolo, ci troveremo a fare dei salti temporali, ripercorrendo la trama del celebre manga/anime sin dall’arrivo di Radish sulla Terra, cercando di porre rimedio ai pasticci temporali causati da Towa e Mira (due personaggi appositamente realizzati per il titolo di Xenoverse).

Certamente questo gioco è rivolto ad un pubblico davvero amante della saga, che non esiterà a riconoscere tutte le situazioni  accadute nell’anime e che quindi sarà in grado di godersi pienamente la storia, vedendo succedere fatti “estranei” alla trama reale così da suscitare del vero interesse.

Ovviamente, il nostro compito, sarà quello di riportare le sorti delle sfide come inizialmente dovevano essere, intervenendo sui pasticci causati invece dai nostri nemici.

Gameplay e Combat System

Dragon Ball Xenoverse 2 è un titolo che va a incorporare stili differenti di gameplay; se volessimo indicarne una categoria specifica, potremo dire che esso è un ibrido tra un picchiaduro e un GDR.

Le meccaniche del combat system si avvicinano molto a quelle del ben noto Budokai Tenkaichi. Sebbene non vi siano super combo di tasti e tecniche, il combattimento non è propriamente monotono e noioso, anzi si dimostra abbastanza insteressante, sopratutto quando dovremo affrontare nemici forti e sarà necessario sapere con precisione come alternare i nostri colpi.

 

Come detto prima ricordarsi le combo non è poi così complesso, visto che non sono molte, e sarà proprio il tempismo con cui sceglieremo le nostre mosse che ci consentirà o meno di prevalere in un duello. Ad esempio potremo usare il teletrasporto per metterci alle spalle del nostro avversario, o potremo distrarlo con alcune onde energetiche per poi attaccarlo con più forza; starà a noi decidere come sfruttare il nostro arsenale e questo tempismo nel farlo ci garantirà o meno la vittoria.

Il titolo dunque non è un classico picchiaduro in cui serve soltanto premere con vigore i tasti per accaparrarsi la vittoria, ma come detto sopra diventerà fondamentale la strategia con cui decideremo di sferrare i nostri attacchi. Avremo infatti una barra della stamina e una dell’aura che si consumeranno in maniera differente a seconda delle tecniche utilizzate, perciò sarà necessario capire come e quando sarà opportuno utilizzare certe tecniche piuttosto che altre.

Tecniche e abilità, il mix perfetto

Come abbiamo accennato, il nostro personaggio crescerà durante tutta la vicenda e, con lui, anche le sue abilità e le sue tecniche. Proseguendo con la storia, infatti, sbloccheremo dei maestri, buoni e cattivi, appartenenti alla storia del manga, che ci insegneranno alcune nuove tecniche che potremo sfruttare poi durante il combattimento. Ogni maestro avrà le sue tecniche e starà a noi scegliere quali inserire all’interno del nostro moveset; infatti, purtroppo, potremo attribuire al nostro personaggio soltanto 8 tra tutte le tecniche che ci mostreranno e che potremo imparare e dunque saremo noi a scegliere quali ci sembrano migliori, più utili, o più consone al nostro stile di gioco. E questo vorrà dire che sarà vastissima la caratterizzazione del nostro personaggio e sarà diversa da quella di un altro.

Ovviamente oltre a queste tecniche “speciali”, ogni qualvolta saliremo di livello, ci verranno dati dei punti abilità che potremo spendere, ad esempio, in vigore, salute etc.
L’unico peccato è appunto il limitato numero un po’ limitato di tecniche da utilizzare insieme, visto l’alto numero generale di tecniche che possiamo imparare.
Un’altra pecca è l’impossibilità di giocare in PVP Lan così come accadeva invece per Budokai Tnkaichi; questa è una mancanza che si fa sentire, contando che, senza cambiare troppo la natura del titolo, si sarebbe comunque potuta inserire questa modalità, dando quindi la possibilità di un gioco un po’ diverso, spinto più verso il picchiaduro, ma sicuramente molto interessante che avrebbe attirato non solo utenti vicini alla saga di Dragon Ball, ma anche gli amanti dei picchiaduro.

Pro

  • Migliorie tecniche rispetto al precedente capitolo
  • Qualche nuovo contenuto
  • Storyline carina e gameplay divertente

Contro

  • Troppo simile al predecessore
  • Non ancora perfetto a livello tecnico
  • Mancanza di multiplayer in Lan