Editoriale – Nintendo e il curioso caso del Digital Event

Questo E3 2015 è stato probabilmente uno dei più appassionanti degli ultimi anni: tante conferenze, tanti giochi, molte esclusive e grandi ritorni. Sony ha stupito tutti con gli annunci a sorpresa di The Last Guardian e Shenmue, Bethesda e Square Enix hanno mostrato i loro lavori a tutto il mondo con risultati fenomenali, Microsoft, a braccetto con Ubisoft&co., ha dato in pasto ai fan esattamente quello che volevano e poi Nintendo…

DIARIO DI UN NINTENDARO

Per impegni lavorativi ho dovuto seguire il Digital Event circa un ora in differita; uscito alle 17.50 dall’ufficio mi sono premurato di spegnere la connessione dello smartphone per evitare spoiler da quelli che sarebbero dovuti essere “amici entusiasti”. Arrivato a casa alle 19, accendo il pc e mi collego a Twich; click su play e via… Mi si para davanti la solita scenetta della “cupola” formata da Iwata, Reggie, e Miyamoto;  neanche il tempo di pensarci e via con Starfox Zero, meglio di così non potevano iniziare. Il gioco sembra riprendere le linee di Starfox Command con un misto tra sessioni aeree e terrene, poco male anche se avrei preferito l’aggiunta di sessioni action alla Starfox Adventure. Il tempo scorre, avendo visto il tutto in differita ero ben conscio che l’evento sarebbe durato 51 minuti, ma non succede nulla; dopo 10 minuti, di cui la metà sono stati un monologo interminabile di Miyamoto, di passa al prossimo annuncio.

L’agitazione sale, “mostreranno un gameplay di Zelda U?”, “Metroid?”, “o magari daranno qualche informazione su Devil’s Third”: SUPER Mario Maker.

Ok, il gioco mi interessa senza dubbio, diteci data e prezzo e sotto col prossimo titolo…detto fatto, è il momento del titolo sviluppato da terze parti; l’ombra di Platinum Games aleggia e invece ci viene mostrato un ibrido tra Skylanders e Amiibo. Ammetto che in quell’istante il mio interesse ha cominciato a calare drasticamente, ormai circa un terzo di conferenza era volato via.

Per arrivare a 25 minuti di video ci vengono mostrati due spin off di Zelda e Metroid per 3DS: il primo è una decisa riproposizione di quanto già visto in Zelda: Four Sword uscito 10 anni prima (forse più), il secondo semplicemente imbarazzante; non per il gioco in se, ma visivamente e concettualmente il titolo non ripropone minimamente i toni e il clima di Metroid. Metà conferenza è andata.

3 Minuti dedicati a Fire Emblem ed ennesimo trailer di Xenoblade Chronicles X, titolo che giocherò sicuramente, ma questo è il terzo E3 in cui se ne parla. In ogni caso gli è stato dedicato il giusto spazio.

Da qui in poi è un crescendo di rabbia e vero proprio disagio: due spin off di Animal Crossing rispettivamente per 3Ds e WiiU a rubare la scena per 10 minuti, ennesimo “diario dello sviluppatore” dedicato a Yoshi ( come se non fosse bastato quello dello scorso anno) e un nuovo Mario Tennis. Meno male che non sarebbero usciti giochi con Mario protagonista nel 2015. Arriviamo al finale.

Il momento è propozio, la conferenza è stata un disastro: pochi annunci, troppi spin off e tanto “blablabla” ingiustificato in una conferenza da 50 minuti; ma basterebbe la bomba finale per risollevare il morale, forse anche le sorti di WiiU. Avanti, fate partire un trailer, anche solo un nome, dateci qualcosa! Accontentati:

MARIO MAKER …             …. di nuovo.

Ho skippato ad intervalli di 1 minuti nella speranza di un finale a sorpresa, ma nulla. La delusione.

TIRIAMO LE SOMME

Cos’è stato il Digital Event E3 2015 di Nintendo? lo si può guardare in tanti modi: alcuni danno Nintendo per spacciata, molti vogliono liberarsi delle proprie console targate grande N per passare alla concorezza, la minoranza è soddisfatta (?).

Io ho solamente visto un lungo e noioso epitaffio, la celebrazione funebre di WiiU.

Poteva, anzi DOVEVA, essere l’evento in grado di garantire vendite di WiiU fino all’uscita di NX, invece si sono limitati a recitare il compitino mostrando qualche gioco dalla dubbia utilità solo per il dovere morale verso l’utenza di far uscire qualcosa sul mercato nel prossimo anno. WiiU dopo la giornata di ieri sarà probabilmente una delle console meno vendute nella storia, rischiando di non staccarsi nemmeno dalla metà delle vendite del GameCube. Nintendo di conseguenza perde di credibilità; alcuni dicono che l’ E3 è una ruota che gira: verissimo; ma intendiamoci, quando hai una macchina supportata dalle terze parti e dal mercato, ci si può anche permetter di affrontare un evento come l’ E3 in maniera blanda, Microsoft l’ha fatto per tanti anni, ma quando ti chiami Nintendo e sforni hardware obsoleto per il gusto di andare controcorrente perdendo il 99% del supporto dalle software house, hai l’obbligo di lanciare in faccia al mondo i tuoi capolavori. Ieri non è successo; anzi: nel 2015 non è successo. Dall’ E3 2014 i titoli AAA presentati, tolto Starfox, sono stati ZERO.

E non mi interessano le scuse di Iwata, non ci credo che siano caduti dal proverbiale “pero”.

 

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