Recensione Inazuma Eleven 3

Era il 1° di Luglio quando in Giappone usciva la terza incarnazione di una delle saghe più apprezzate su Nintendo DS: Inazuma Eleven 3. Come avvenne per il secondo capitolo, il gioco uscì in due versioni: Spark e Bomber.

A lungo questa saga è stata ad appannaggio del solo mercato orientale, ma dal 2011 a cadenza annuale esce nel vecchio continente (quale luogo più adatto per un RPG di calcio) ogni titolo di questa saga. Tuttavia la grande N e i talentuosi ragazzi di Level 5 per l’occasione hanno deciso di rifare il trucco alla terza incarnazione delle avventure della Inazuma Eleven e far uscire il gioco direttamente su 3DS, con grafica migliorata e supporto 3D. Scopriamo insieme se si tratta di un capitolo valido.

Una sfida mondiale

Lo chiariamo sin da subito per tutti coloro che non si sono mai avvicinati alla saga: questo videogioco sta alla realtà come Holly e Benji sta al calcio. Non aspettatevi una trama realistica, quindi se cercate un gioco di calcio serio, rivolgetevi altrove. Se tuttavia siete pronti a farvi rapire in una serie di eventi in piena esagerazione nipponica, sappiate che questo è il gioco giusto. Senza spoilerare troppo, sappiate che interpreterete ancora Mark Evans, protagonista dei primi due capitoli. Si tratta di un ragazzo vivace e pieno di grinta, che non si arrende mai (tipico protagonista giapponese) che dopo aver portato la sua squadretta a diventare il team migliore del Giappone, stavolta si confronta con una sfida ancora più grande: il torneo mondiale FFI.

Purtroppo dopo questa premessa è lecito anche specificare, che sebbene si tratti di una trama articolata nella sua esagerazione, si capirà fin dalle prime battute l’ovvia conclusione della storia.

Un Gameplay Dominante

Sebbene la storia e i colpi di scena telefonati siano un punto debole (come anche negli altri capitoli) Inazuma Eleven 3 si fa apprezzare per la sua più grande qualità: il gameplay.

Come da tradizione della serie una volta scesi in campo con il nostro Dream Team, aver impugnato il nostro fido pennino e aver bevuto un po’ di Gatorade, ci troviamo davanti a un RPG tattico in cui dovremo utilizzare al meglio le abilità dei nostri giocatori per raggiungere lo scopo ultimo, la vittoria. Sebbene il gioco proceda in tempo reale durante l’andamento della partita, avremo la possibilità di bloccare il tempo per posizionare i giocatori in maniera strategica, al fine di bloccare un avversario o per mandare uno o più giocatori in avanti perchè abbiamo la certezza di lanciare un contropiede velenoso. Ovviamente si tratta di una cosa che non potremo utilizzare sempre, visti i tempi di ricarica tra un blocco del tempo e l’altro.

Con il pennino non muoveremo solo il giocatore con la palla, ma potremo anche in tempo reale muovere gli altri giocatori nel campo visivo. Questo richiederà un buon tempismo e buoni riflessi, specialmente nella parte finale, dove le squadre sono più determinate con giocatori più potenti.

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Una volta arrivati allo scontro con un altro giocatore oppure al fatidico momento del tiro ci troveremo a dover selezionare la mossa del nostro giocatore per rubare la palla o per tirare alla velocità della luce. Tuttavia bisogna tener presente che anche l’avversario avrà a disposizione delle tecniche, e se ci andrà male si tratterà della tecnica che può bloccarci (legge di Murphy).

Fortunatamente gli sviluppatori hanno creato una moltitudine di tecniche: alcune speciali che solo determinati giocatori potranno imparare salendo di livello eltre acquisibile nei negozi o esplorando il mondo di gioco. Inoltre ci saranno parecchie tecniche che potranno essere eseguite da più giocatori, sia difensive che offensive, che saranno spettacolari e potenti assicurandoci la vittoria.

Una nuova introduzione di questo capitolo risiede nelle tattiche di squadra, che a differenza delle tecniche, permetteranno di far avanzare due o più giocatori. Ovviamente anche qui ci saranno squadre avversarie che potrebbero avere una tecnica per incalzarci e adirittura ritorcercela contro.

Fuori dal campo c’è il mondo

Naturalmente come ogni gioco di ruolo che si rispetti, le nostre avventure continueranno anche fuori dal campo di calcio. Infatti oltre a visitare la citta di Tokyo, potremo esplorare i misteri della grande Liocott Island, che è piena di segreti e persone da sfidare.

Una menzione particolare va fatta ai dungeon che precederanno ogni grande partita, che sono veramente poveri di idee e sono messi nel gioco solo per allungare il brodo. Si tratterà di corridoi molto semplici da percorrere, senza grandi enigmi o grande inventiva. L’unica sfida saranno gli incontri casuali, che però sono molto semplici da gestire e non richiederanno grande impegno nell’essere portati a termine.

inazuma eleven 3

Facile ma longevo

Come da tradizione della serie, la diffcoltà del gioco si attesta su livelli alquanto bassi. Sebbene si noti l’impegno dei ragazzi di Level5 nell’aumentare la sfida con gli incontri finali, portare a termine il gioco sarà abbastanza semplice. Chi cerca una sfida più impegnativa dovrà cimentarsi nelle amichevoli al di fuori dalla trama, che non sono imposdibili, ma richiederanno un pizzico di tattica in più e una maggiore precisione nel scegliere le tattiche da usare per non consumare stupidamente tutti i punti tecnica a disposizione dei giocatori.

Fortunatamente a fronte di questa bassa diffcoltà, la longevità del gioco è molto buona. Non ci troviamo davanti alla lunghezza di un Fire Emblem, ma giocando con calma e godendoci l’esplorazione per formare la nostra squadra dei sogni, l’avventura ci prenderà dalle 14 alle 20 ore.

Inazuma Eleven 3D

Come accennato all’inizio della nostra recensione, il gioco arriva sul mercato Europeo in versione 3DS con tutte le migliorie del caso. La grafica è stata rifinita in maniera ottimale e presenta dettagli molto puliti e colorati delle ambientazioni e dei giocatori. Si può notare che sotto tutta questa nitidezza è presente un gioco del Nintendo DS, ma grazie alla pulizia e allo stile grafico cartoonesco della serie, non si noterà molto questo particolare.

Una cosa che invece risulta obsoleta è il supporto del 3D. Si tratta infatti di qualcosa che è stato inserito solo per dare un senso all’effetto che la portatile Nintendo supporta, ma non è per niente qualcosa di imperdibile, anzi.