Plants vs Zombies Garden Warfare 2 – Recensione

Eccoci finalmente davanti al nuovissimo capitolo della saga Plants vs Zombies, ricco di tantissime interessanti novità e pronto a stupire e divertire ancor più del precedente capitolo. Infatti, sebbene il primo Plants vs Zombies: Garden Warfare, fosse un’interessante novità per quello che riguardava tutta la saga, esso era ben lontano dall’essere troppo convincente; era scarno di modalità, single player quasi inesistente, mappe ripetitive. Certo però è da dire che è stato un ottimo trampolino di lancio, con le sue innovazioni e i suoi personaggi, per quello che è invece il seguito. Infatti, seppur prende spunto dal suo predecessore, il nuovo capitolo è ricco di modalità, mappe, personaggi e personalizzazione.

Un occhio al passato sì, ma tutto ampliato!

Come annunciato in precedenza, il titolo, Plants vs Zombies Garden Warfare 2, ripercorre tutti i tratti del suo predecessore, ma introduce importanti novità che lo portano ad essere decisamente migliore. L’esperienza anzitutto ci porta ad iniziare all’interno di una sorta di hub, essenzialmente diviso tra i due centri, quello delle piante e quello degli zombi, a loro volta separati da un’ampia zona di guerra. Infatti, che voi decidiate di patteggiare per gli zombi, oppure per le piante, la parte di mappa centrale sarà una sorta di open world, esplorabile e sede di numerosi eventi e missioni. Ebbene sì, infatti, a differenza del primo capitolo di GW, questo suo seguito avrà una parte, abbastanza amplia rispetto a prima, dedicata al single player. In effetti, anche in questo caso, esso non è curato nel dettaglio e non ha una storia impegnativa, ma si tratta di essere una sorta di tutorial per scoprire e provare tutti i vari personaggi disponibili.

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Infatti, mentre saremo nel nostro giardino, che sia degli zombi o delle piante, potremo attivare delle mini-quest, che ci permetteranno di scoprire le varie mappe e migliorare le affinità con ognuno dei sei nuovi personaggi. Ovviamente tutte le mini-storie si andranno a ripetere ciclicamente, variando soltanto come numero di nemici o mappe.
Vogliamo però sottolineare che il single player ha essenzialmente solo tale scopo e non vuole essere una vera e propria campagna, con un ricca e importante storia alle spalle, anche perché pare proprio che il gioco voglia decisamente orientarsi verso il multiplayer. Ed è proprio qui, nella sezione multiplayer del gioco che troviamo tutte le più grandi novità; esso infatti è decisamente più ricco del precedente capitolo e lascia davvero spazio al divertimento senza risultare troppo noioso o ripetitivo. Tantissime sono le modalità che potremo incontrare, da quella del “Tappetino di Benvenuto”, creata appositamente per gli utenti alle prime armi, ai classici Death Match a squadre, alla modalità Tombe e Giardini, con la fantastica novità di poterlo giocare anche nei panni degli zombi; ma oltre a queste modalità, assisteremo anche all’introduzione di una nuova battaglia a “fasi”, in cui piante e zombi si troveranno schierate in attacco o difesa, e in cui a seconda della fazione, sarà necessario difendere o attaccare determinati avamposti dislocati nella mappa, che andranno a cambiare di volta in volta.
Inoltre, per rendere ancora più randomiche le cose, ci sarà la possibilità di scegliere un determinato percorso che sceglierà per noi una modalità casuale da giocare.

Inoltre, al termine delle sfide, spesso sarà possibile affrontare dei mini-giochi; in alcuni di essi, ad esempio, piante e zombi, dovranno lanciare giganteschi palloni luminosi. Sicuramente, in modo diverso dal precedente, non si avranno mai soltanto partite veloci o sfide di pochi minuti, ma il gioco, grazie ad un buon lavoro degli sviluppatori, sarà in grado di offrirvi, anche per diverso tempo il giusto divertimento.

La personalizzazione non manca di certo

Quello che di sicuro non si sono fatti mancare gli sviluppatori in questo nuovo Garden Warfare è la possibilità di personalizzazione. Ognuno dei sei possibili personaggi avrà, infatti, un outfit personalizzabile; ce ne sono davvero moltissimi sbloccabili attraverso il sistema delle carte. Come già visto in precedenza, anche in questo titolo si avrà la possibilità di scartare i pacchetti di carte, acquistabili tramite i crediti ottenibili in game, attraverso missioni e sfide. Ad esempio, il pacchetto da 75000 crediti garantirà un nuovo personaggio, mentre ognuno degli altri, oltre a contenere un possibile pezzo per completare un outfit, conterrà importanti variazioni di gameplay e stile di combattimento.

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Tutti i personaggi inoltre avranno una scala di livelli, che potranno scalare attraverso l’accumulo dei punti esperienza, a sostituzione degli achievement del gioco originale. Tutti i personaggi sono dotati di una barra, che indicherà il livello del nostro personaggio e i punti che mancano per salire; dunque per sbloccare al 100% ognuno di essi ci andrà sicuramente del tempo e, proprio per questo motivo, il gioco ha una longevità piuttosto elevata.
Ognuno dei personaggi ha delle caratteristiche, che lo rendono più o meno vantaggioso in determinate situazioni, sebbene alcuni personaggi risultino più forti di altri, pare che in realtà il bilanciamento sia stato migliorato parecchio, garantendo un’esperienza di gioco piuttosto piacevole.

Non si scappa dall’online

L’unico punto che potrebbe far titubare un po’, è la scelta di una costante connessione per poter giocare anche il single player. Ovviamente da una parte la possibilità di poter usufruire della connessione anche durante le partite in singolo può risultare un vantaggio se, ad esempio, si vogliono invitare amici o quant’altro, ma dall’altra parte non permette di usufruire del gioco senza una connessione, il che, per un certo verso, può essere visto come uno svantaggio. Certo è da dire che in ogni caso il gioco si concentra maggiormente sulla parte multiplayer e dunque, in ogni caso, sarebbe stato un peccato acquistarlo solo per la “campagna”.
Oltretutto è stata reintrodotta la modalità split screen, in modo tale da poter usufruire anche della modalità in lan, decisamente molto divertente. Per quanto riguarda le partite in multiplayer esse sembrano andare per il verso giusto; una volta scelta la modalità, si verrà catapultati all’interno di un server, dove si potranno sfidare altri giocatori della community. Non vi è la possibilità di scegliere server dedicati; sarà il sistema di matchmaking a inserirvi in una partita. Nonostante questo pare che gli accoppiamenti e i server, funzioni come devono, senza troppi problemi di lag o quant’altro.