Recensione Company of Heroes 2

Recensione Company of Heroes 2: Pronti per tornare in guerra?

Che la guerra sia un tema molto utilizzato nel mondo videoludico è qualcosa di risaputo, ma che, una volta tanto, i titoli in questione non siano sparatutto (come negli ultimi anni siamo stati abituati a vedere), è una grande sorpresa. Nel 2006 la Relic Entertainment lanciò sul mercato Company of Heroes, nuovo strategico in tempo reale che riscosse un discreto successo tra la critica nazionale e internazionale. Dopo ben sette anni, Relic ha deciso di regalarci il sequel, intitolato semplicemente Company of Heroes 2.

Company of Heroes 2 ci vede protagonisti nella cupa seconda guerra mondiale, dove la Russia subisce un’invasione dall’esercito tedesco. Il tutto inizierà grazie a Lev Abramovich Isakovich, un ufficiale russo imprigionato con l’accusa di alto tradimento che, interrogato dal suo ex comandante, ricorda e ripercorre tutta la storia passata da trincea a trincea. In men che non si dica ci troveremo protagonisti dei racconti di Lev Abramovich, grazie al quale vivremo un’avventura piena d’azione.

Company of Heroes 2, come detto in precedenza, è uno strategico in tempo reale. Non si pensi che basti solo muovere e sparare all’impazzata, perchè subito ci ritroveremmo con una truppa in meno da guidare. Il tutto sembra avere un sapore di “già visto” in altri strategici, ma in Company of Heroes 2 bisognerà spostare le truppe con la massima abilità e furbizia: nascondersi tra i ripari presenti negli scenari di gioco e sfruttare al meglio le abilità (disponibili nel riquadro in basso a destra dello schermo) di ciascuna unità che si potranno sbloccare grazie ai punti esperienza che si guadagneranno con l’uccisioni di truppe nemiche. Tali abilità saranno essenziali per il perfetto compimento della missione. Ovviamente c’è la possibilità di chiamare a rapporto una nuova truppa, nel caso il commilitone precedente sia caduto in battaglia. Inoltre, grazia alla mappa disponibile a sinistra dello schermo, sarà più che facile spostarsi rapidamente da una truppa all’altra per dare i vari ordini.

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Essenziale sarà dunque la strategia adottata dal giocatore. Si, è vero che il gioco risulta essere per molti versi abbastanza guidato (com’è anche giusto che sia) ma ci sono moltissimi modi per portare a compimenti una missione. Dovremo stare sempre attenti e pronti, perchè le aree di gioco sono davvero piene zeppe di nemici che, oltre ad essere giustamente motivati, sono dotati di armi fisse e carri armati che ci creeranno non pochi problemi. Eh già, macchine da guerra corazzate che molto difficilmente abbateremo. E’ impossibile pensare di eliminare i carri armati con le semplici munizioni delle mitragliette delle nostre truppe. Il più delle volte sarà necessario ricorrere a lanciarazzi o a cannoni anti-carro, capaci di infliggere un ingente danno a queste unità. Relic ha comunque pensato bene di aggiungere, sopra a carri armati, truppe o qualsiasi elemento presente nello scenario di gioco, una “barra” che indicherà la salute restante prima che quest’ultimo venga eliminato. Peccato per alcuni sporadici bug presenti nel titolo, accettabili comunque data la vastità degli scenari e l’enorme numero di personaggi presenti in gioco.

Da sottolineare è la realisticità di Company of Heroes 2. Oltre a munizioni, benzina ed altri oggetti che si potranno trovare nei vasti scenari di gioco, il sistema della stagione in cui si svolge lo scontro inciderà sulle nostre truppe. Ad esempio, in uno scenario freddo, tra i ghiacci della Russia, dovremo far muovere i nostri soldati vicino alle vetture militari, oppure far cercare loro degli oggetti che forniscano calore per non morire congelati. Altro fattore senza alcun ombra di dubbio positivo è il fattore personalizzazione. Dal menù principale sarà possibile personalizzare al meglio le armi. Da lodare è anche il gran numero di tattiche che si posso utilizzare: dal menù principale si può infatti accedere ad uno spazio dove sono memorizzati decine di tutorial per imparare decine di tattiche di verse.

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La visuale è ovviamente dall’alto. Ci sarà comunque la possibilità, grazie alla rotellina del mouse, di zoomare parecchio sul campo di gioco. Zoomando si notano però alcuni difetti nella grafica, tipo modelli 3d nei personaggi non proprio perfettamente curati. Dall’alto risulta comunque uno spettacolo da guardare: pulito e nitido, con  scenari davvero enormi e dettagliati e macchine da guerra rese alla perfezione. Le cutscene, che avranno il compito di presentare la prossima missione e che hanno come protagonista quasi sempre il nostro caro Lev Abramovich, sono comunque ben realizzate. Per far girare bene il motore grafico di Company of Heroes 2 è comunque indispensabile avere un computer nella fascia media-alta.

Un comparto sonoro è a dir poco perfetto. Il suono delle armi e le grida di soldati ricreano perfettamente l’atmosfera bellica che si può trovare solo su un campo di guerra. Il tutto sarebbe davvero perfetto, se non fosse per il doppiaggio con l’accento russo che, per alcuni versi, risulta davvero imbarazzante e un pò…strano.

Sappiamo  che gli strategici non sono quasi mai brevi, e Company of Heroes 2 non è di certo l’eccezione alla regola. La storia principale durà sulle 9-10 ore ad un livello di difficoltà normale. Longevità che potrà essere comunque allungata grazie alle diverse modalità multiplayer presenti.