Recensione Gran Turismo 6

Anche se ha appena varcato i nastri di partenza, la Next-Gen è già una realtà.
Nonostante questo però, la attuali console fanno registrare un pieno di titoli tutt’altro che mediocri. Basti pensare a capolavori del calibro di The Last Of Us o Grand Theft Auto V. PS3, in questo caso,, torna a mostrare nuovamente i muscoli a suon di poligoni allo stato puro. Come il canto del cigno definitivo, per ciò che riguarda i titoli di guida in questa generazione, Poliphony chiude con il (quasi) botto. Gran Turismo 6 è finalmente tra noi.

Tutto arrosto e niente fumo

I bassifondi del web parlano di Gran Turismo 6 come un GT 5 2.0 giudicandolo, in maniera superficiale, come un mega aggiornamento venduto a prezzo pieno.
Analisi più sbagliata non ci poteva essere. Ma andiamo con ordine.
L’interfaccia principale è stata completamente rivista, e la navigazione risulta più ordinata e meno caotica del precedente capitolo.
Inoltre i tempi di caricamento sono stati ridotti notevolmente. E siamo solo all’inizio.
Ci troveremo di fronte ad un serie di modalità: Arcade, Carriera e Modalita multiplayer online.
Come sempre, la modalità Carriera è quella che rappresenta il punto focale dell’esperienza di Gran Turismo. Saremo letteralmente catapultati in una serie infinita di eventi, e tutti molti variegati tra loro. Eventi in singolo, prove a tempo, gare di derapata. Per non parlare poi degli splendidi eventi secondari come le gare di Endurance, il Rally o Nascar.

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Il punto di partenza principale (come ogni gioco di guida) è il classico tutorial introduttivo, che ci metterà subito a nostro agio con i controlli base a bordo di una Renault Clio Sport. Il circuito è Brands Hatch.
Questo tutorial risulta essere importantissimo per chiunque si approcci a Gran Turismo 6.
Lo stile di guida è cambiato notevolmente, quindi sia i neofiti che i fan storici dovranno assolutamente “spolparlo” per bene.
Successivamente, per poter competere nei vari eventi disponibili, e sbloccarne di nuovi, bisognerà affrontare la classica (e ormai onnipresente in ogni capitolo) modalità per l’acquisizione delle patenti.
In questa modalità il tutto verrà impreziosito dalla presenza di punti esperienza. Più ne guadagneremo e più eventi avremo a disposizione.
Da qui poi inzierà la nostra scalata in una carriera basata principalmente sullo sblocco di vetture sempre più potenti. Una trovata molto azzeccata, visto che permette di apprendere in maniera graduale.
I numeri di GT6: 1200 vetture, 37 scenari, 100 circuiti.
Vetture acquistabili ovviamente con crediti guadagnati nel gioco o tramite microtransizioni attraverso il PS Store (dedicati a chi non vuole attendere, e avere potenza sin da subito).
Abbiamo apprezzato inoltre i mini giochi presenti in eventi denominati “Pausa Caffè”, giusto per distrarsi tra un evento e l’altro.

Premi l’acceleratore!

Come spiegato all’inizio, lo stile di guida di Gran Turismo 6 è stato significamente cambiato, anche se non si discosta poi di molto dalle passate edizioni.
La prima caratteristica, inclusa in questo marcato cambiamento, la si nota con la fisica di gioco. L’impatto assolutamente realistico è dato dalla gestione delle sospensioni, che adesso ha un ruolo importante sul controllo dell’auto. Sentirete e noterete la differenza quando attraverserete i cordoli o ad ogni singolo cambiamento di pendenza.
I parametri della vettura possono essere come sempre modificati e adattati alle proprie esigenze di guida andando a toccare le stesse sospensioni o ruote, cosi da poter avere un settaggio ben definito per ogni pista da affrontare. In questo, i ragazzi di Polyphony sono dei maestri. I parametri che potremo modificare nella nostra vettura sono molteplici, e andranno ad interessare nello specifico sopratutto i fanatici dei motori, che vedranno in pista i miracoli (o i relativi danni) derivati dai settaggi effettuati.

Purtroppo in tutto questo ben di Dio ritroviamo il classico difetto che la serie Gran Turismo si trascina ormai dall’epoca PSone: l’IA.
Poco combattiva e/o reattiva. Sporadicamente ci è capitato di vedere dei sorpassi. Anzi, abbiamo assistito al classico effetto “trenino”, come se ci fossero dei binari invisibili a guidare il percorso delle vetture.
Altra pecca sono stati i danni, implementati in maniera blanda e molto approssimativa. Vedrete solo qualche graffio sulla livrea nel caso di schianto frontale , o durante una serie di sportellate con un avversario. Tutto questo senza far subire alcun danno ai componenti interni ed esterni all’auto. La realtà vista in precedenza dunque, cade di botto durante una curva a gomito affrontata utilizzando l’avversario come cuscinetto per uscirne indenni. Perdendo solo un pò di velocità, e comportando un notevole rallentamento all’avversario.

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Tutti insieme appassionatamente

Nella sezione multiplayer di GT6 troveremo un aspetto rinnovato e volto al social (visti i tempi, non c’è da stupirsi).
Gli eventi disponibili partono dai match veloci agli eventi stagionali. Senza far mancare eventi come prove a tempo, corse ufficiali o gare di derapate.
Potremo creare il nostro Club, personalizzando la lobby e comunicando con gli altri giocatori. Tutto questo in maniera semplice e veloce. Inoltre le lobby potranno contenere un massimo di sedici persone.
Riguardo l’esperienza ludica in se, non abbiamo dubbi: Gran Turismo 6 esplode in maniera significativa nel multiplayer online.
Nel confronto diretto con videogiocatori di tutto il mondo, il divertimento si è assestato su livelli altissimi. Questo perchè, a differenza delle modalità in single player, gli avversari erano tenaci e combattivi più che mai. E tutto questo grazie anche alla solidità dei server.

Cruscotto lucido, volume al massimo.

L’impatto grafico notevole che da sempre ha contraddistinto la serie Poliphony, torna anche in questo episodio.
Un roster di 1200 auto differenti rende il titolo assolutamente succoso, sotto il profilo dei contenuti.
Peccato che quelle 1200 siano divise in sotto categorie.
Abbiamo le auto Premium, composte da una mole poligonale pazzesca e fotorealistica. E poi abbiamo il resto del parco macchine, che sfigura (letteralmente) di fronte alla qualità citata prima. Questo perchè le Premium vantano degli effetti grafici di tutto rispetto, come i riflessi in tempo reale e colori assolutamente realistici, il resto del roster invece no. Una scelta discutibile, che porta la maestosità del titolo ad un gradino più basso del podio.
Tecnicamente parlando, Gran Tursimo 6 compie dei veri e propri miracoli sull’attuale generazione. Parliamo di un gioco a 1080p e 60fps.
I circuiti sono realizzati in maniera dettagliata, e gli effetti di luce ed ombra vi lascieranno più e più volte a bocca aperta. Capiterà molto spesso di assistere ad un tramonto, notanto come le tenebre avvolgano la pista in maneira realistica. E di come i fari poi si accendano per ovviare alla scarsa illuminazione. Oppure potrebbe capitare di vedere il cielo annuvolarsi, che cominci a piovere e che poi torni il sereno. E tutto questo in maniera dannatamente realistica. Questo inoltre non sarà un mero fattore estetico. Le condizioni della pista influiranno sul modello di guida, costringendovi a cambiare tipo di approccio e assetto.
Purtroppo però, ancora una volta, di fronte a tutta questa abbondanza abbiamo notato effetti pop-up sullo sfondo, sporadici cali di frame rate e texture in bassa definizione.

Per ciò che concerne il comparto audio, Gran Turismo 6 è condito da musiche di sottofondo grandise. Si spazia tra vari generi come rock, pop, ,jazz e musica elettronica. Senza tralasciare i campionamenti dei motori, assolutamente perfetti.