Recensione Halo 4

Era il 2007 quando i videogiocatori di tutto il mondo assistettero con l’amaro in bocca a quella che era la fine di una trilogia. Stiamo parlando di Halo 3, terzo capitolo della saga made in Bungie che arrivò in esclusiva Xbox 360.
I suoi successori furono lo spin-off Halo 3 ODST, e il prequel Halo Reach. Quest’ultimo è stato un capolavoro a tutti gli effetti, e ufficialmente consacrò l’addio del team Bungie alla sua creatura.
Sono passati ben 5 anni dall’ultimo episodio principale della saga e le aspetattive sono cresciute a dismisura.
Molte di queste riguardano anche il cambio di testimone in favore dei ragazzi di 343 Industries (sviluppatore americano, con sede a Redmond e istituito nel 2007 dai Microsoft Game Studios per supervisionare lo sviluppo di Halo). Master Chief quindi si prepara a rientrare in campo proprio dal punto in cui lo avevamo lasciato. Saranno riusciti i nuovi sviluppatori a dar nuova vita ad Halo, eguagliando e surclassando quanto fatto in passato da Bungie ?
Scopritelo con noi.

TRAMA

Halo 4 vede (finalmente per la gioia dei fan ) il ritorno del caro John-117 (alias Master Chief ) come protagonista e personaggio giocabile, dopo che Halo 3: ODST nel 2009 e Halo: Reach nel 2010 avevano introdotto nuovi protagonisti. Dove eravamo rimasti?
Master Chief e Cortana sono ufficialmente dispersi nello spazio più profondo dopo l’esplosione (e la relativa distruzione ) dell’Arca . Si trovano all’interno della quasi completamente distrutta “Forward unto Down”. John è in un sonno criogenico, costantemente sorvegliato da Cortana (fedele IA di supporto) che nel mentre ha apportato migliorie alla tuta da combattimento dello stesso protagonista. La nave giunge, spinta dalla forza di gravità, in prossimità di un misterioso pianeta dei Precursori, visto per la prima volta nel finale di Halo 3 (solo se giocato in difficoltà Leggendaria). Cortana sveglia Chief e lo ragguaglia su ciò che sta accadendo. L’impatto con il pianeta è ormai inevitabile.
Il pianeta Requiem presto si rivelerà essere molto particolare, con una composizione quasi completamente composta da metallo e apparentemente artificiale. Era lecito aspettarsi nelle prime fasi del gioco un sunto di ciò che è successo nei capitoli precedenti. Una delle missioni di 343i è stato appunto legare sapientemente la trama con i capitoli precedenti e nello stesso tempo spiegare, a chi non ha giocato i precedenti capitoli, cosa sia successo.
Non aspettatevi pagine e pagine da leggere nei filmati riepilogativi, 343 Industries ha pensato bene di ragguagliarvi su ciò che è stato detto e fatto tramite dialoghi diretti tra i due protagonisti proprio nelle prime battute di gioco, giusto per contestualizzare quanto più possibile l’esperienza. Ovviamente non parliamo di dialoghi dettagliati (infatti vi consigliamo di reperire i precedenti capitoli oppure di consultare google ), ma questo genere di “resume” a nostro avviso sono assolutamente impeccabili in un gioco del genere.
Su Requiem ritroveremo i Covenant, che daranno nuovamente battaglia a Chief. La tanto agogniata pace tra umanità e Covenant si è interrottà? Per quale motivo? Bisognerà scoprirlo giocando, anche perchè i Covenant non sono gli unici esseri viventi presenti sul pianeta. È presente anche una nuova stirpe di nemici denominati Promethean. Essi sono i guardiani di Requiem, antichi esseri biomeccanici creati dai Precursori, l’antica razza che dominava la galassia (coloro che hanno creato gli Halo) .
Insomma, siamo di fronte ad uno scontro che non ha eguali.

Gameplay

La paura di vedersi sconvolgere il gameplay per molti fan è stata tangibile sino a pochi giorni fa. Ma questo può rassicurare tutti: Halo 4 non ha stravolto assolutamente la formula dei precedenti. Vi (ri)troverete a vostro agio, con ancora il fido scudo energetico protettivo che si autoricarica dopo qualche secondo fuori dal fuoco nemico. Come sempre avremo la possibilità di equipaggiare due armi alla volta e 3 diversi tipi di granate. Nel corso del gioco comunque avremo a disposizione diverse bocche di fuoco, e la loro potenza ed efficacia sarà sempre più un crescendo. Potremo equipaggiare le armi dei precursori, e tantissimi add-on per la corazza. Tra tutti questi spiccano un jetpack, l’ invisibilità, i super-scatti e tanto altro ancora. Ritornano ovviamente anche i veicoli, che spaziano su larga scala dal “semplice ” tank dei Covenant allo spettacolare Mantis, praticamente un potente mech bipede che amerete alla follia. Il modo di affrontare la missione, in mezzo a tutto questo ben di Dio, risulta essere vario e dannatemente divertente.

Multiplayer

Come ben sapranno molti di voi, il comparto online dei precedenti Halo è stato da sempre lodato per la sua natura spettacolare e innovativa. Capace di tenere incollati i videogiocatori per ore e ore tra le tante modalità.
Ritroviamo dunque il Deathmatch classico o a squadre, Capture the Flag, Regicidio e Dominio. Oltre ovviamente alle classiche modalità citate si aggiunge anche l’Oddball Mode. Tale modalità consiste in una sfida tra due team che si scontrano per mantenere il controllo di un teschio. Nella modalità Flood praticamente abbiamo il compito di sopravvivere contro giocatori infetti dalle capacità triplicate rispetto al normale. Tra le varie modalità che compongono il reparto online, troviamo anche il Grifball, una divertentissima modalità (già presente in Halo 3, ma non in maniera ufficiale) che vi vedrà sfidarvi in una sorta di violentissima variante della pallamano (?!?). 343 Industries ha poi svecchiato in maniera corposa la modalità Slayer, inserendo come possibilità di customizzazzione la cosiddetta “Forgia”: un vero e proprio map editor assolutamente completo, che permetterà a di costruire qualunque tipo di mappa e di personalizzare le già numerosissime modalità disponibili a piacere. A tutto questo aggiungiamo un nuovo sistema di ranking del proprio personaggio che arriva ad un livello massimo di 50 e che di volta in volta rende selezionabile una specializzazione che sblocca nuove abilità. Tra le modifiche che potremo attuare non ci saranno solo le armi, ma troveremo dei pacchetti tattici e upgrade di supporto. Potremo combinare la miriade di possibilità avendo a disposizione tutto ciò che ci serve al 100%. E stata inclusa poi la Promethean Vision, che permette di vedere momentaneamente gli avversari attraverso i muri. Ovviamente il problema può essere arginato ottenendo la specializzazione Wetworks. Questa feature però potrebbe in futuro essere un handicap per i giocatori meno esperti. Rendendo ( forse ) i match meno godibili di quanto ci si aspetti. Si spera in un futuro supporto da parte degli sviluppatori, in grado di fixare eventuali “sbilanciamenti” che questa opzione potrebbe apportare.
Ora arriviamo alla modalità Spartan Ops. Parliamo di missioni aggiuntive giocabili sia in cooperativa che in singolo (E’ necessario l’abbonamento Gold per poterle giocare ), divise in capitoli e con tanto di trama annessa. Al momento le missioni sono solo cinque, ma la cadenza prevista degli episodi è settimanale. La vera chicca di questa modalità è che i download saranno totalmente gratuiti. In termini di contenuti, dunque, Halo 4 si conferma essere un lavoro assolutamente MAESTOSO .

Grafica , Sonoro e Longevità

La mascella è stata saldamente ancorata a terra durante tutto l’arco delle circa 10 ore che abbiamo impiegato a terminare la campagna principale.
Halo 4 è tecnicamente SPETTACOLARE. Xbox 360 dimostra ancora una volta di avere tantissime carte da giocare (nonostante sia una console con hardware del 2005 ).
Il motore grafico muove tutto a 720p (risoluzione mai raggiunta da Bungie), le texture sono super definite, i modelli poligonali curati in maniera certosina, le mappe immense e dettagliate. In poche parole il dettagli grafico di Halo 4  e la sua maestosità vi toglieranno costantemente il fiato!
Per far si che tutto ciò sia sempre a livelli altissimi, assisteremo a dei brevi stop di caricamento tra una sezione e l’altra della mappa. Ma non parliamo di frequenti caricamenti che smorzano l’azione. Tutto è stato equilibrato in maniera impeccabile. L’ IA dei nemici risulta essere molto evoluta e migliorata , mentre quella degli alleati penosa e totalmente inutile ai fini del gioco.
Il sonoro risulta essere ancora maestoso e articolato. Una colonna sonora da urlo, un doppiaggio con sincronizzazzione del labiale superbo e un effettistica varia e di qualità.

Considerazioni Finali :

Halo 4 risulta essere un nuovo start-up strabiliante per la serie. Il passaggio nelle mani di 343 Industries ha beneficiato tantissimo a Master Chief e soci. La sua quarta incarnazione è la più completa è mastodontica sotto tutti i punti di vista: un prodotto che si rivela maturo, completo e di una potenza assolutamente indescrivibile.
Una vera Killer App, che si porta definitivamente sul podio dei giochi più belli di questa generazione videoludica, e che , nonostante alcuni difetti legati ai limiti dell’hardware sopra citati, non può non meritare un punteggio pieno.

Congratulazioni 343 Industries, Halo 4 è ( per questa generazione videoludica) un gioco PERFETTO e un’esperienza da vivere ASSOLUTAMENTE.