Recensione Il Professor Layton e il Richiamo dello Spettro

Da quando il 3DS ha fatto il suo esordio nel mondo, i fans più fedeli delle portatili Nintendo l’hanno preso e hanno giocato ai giochi in 3D, mentre gli altri, quelli che non hanno preso il 3DS e sono rimasti con il loro “vecchi” DS sono rimasti a bocca asciutta da allora.
Fortunatamente dal 25 Novembre 2011 i possessori di DS (ma anche di 3DS, ovviamente) possono giocare a Il Professor Layton e il Richiamo dello Spettro, l’ormai famosissima serie di Level-5 del professore appassionato di misteri.

Il Professor Layton e il Richiamo dello Spettro è il quarto capitolo di questa serie, ma è anche il primo capitolo di una trilogia che fungerà da prequel a quella conclusasi con Il Futuro Perduto.
Gli eventi narrati ne Il Richiamo dello Spettro si svolgono infatti 3 anni prima del primo gioco di Layton: il Paese dei Misteri. Layton, professore alla Gressenheller University di Londra, riceve una lettera dove un suo vecchio amico: Clark Triton, lo invita a recarsi a Misthallery per indagare su un misterioso spettro che alcune notti compare e distrugge la città. Sulla strada di Misthallery, il professor Layton incontra Emmy Altava (già vista nel film: Il Professor Layton e l’Eterna Diva) che rivelerà a Layton di essere stata assunta dall’Università per essere la sua assistente.
Inoltre, arrivati a Misthallery, il figlio di Clark, Luke Triton, si unirà a Layton e Emmy per indagare sullo spettro.
La trama, come sempre, è molto appassionante e le atmosfere che si vengono a creare ricordano molto i romanzi gialli.

Come i precedenti capitoli, Il Richiamo dello Spettro è un’avventura grafica basata sulla risoluzione di puzzle ed enigmi che stimolano la logica. Per chi non avesse mai giocato un gioco del Professor Layton, il gameplay è quello di un classico punta e clicca, dove grazie al touch screen del DS possiamo cercare indizi nei vari scenari che ci troviamo davanti esplorando la città.

La grafica non è poligonale, ma tutta fatta con dettagliatissime illustrazioni che sono anche molto gradevoli da guardare. Inoltre l’avventura è intervallata da video che sono cartoni animati a tutti gli effetti, e sono anche stati animati egregiamente. Per rendere meglio l’idea, consiglio a tutti gli interessati di procurarsi il DVD del film animato della serie: Il Professor Layton e l’Eterna Diva.

Come al solito le musiche, compresa la colonna sonora, sono molto belle, proprio come in ogni avventura grafica.

La difficoltà è come sempre uno dei punti focali del gioco. Ci sono degli enigmi veramente tosti che, nel caso non venissero risolti, non permetterebbero di andare avanti nell’avventura. Inoltre la longevità non è malvagia. La storia si può concludere in circa 10 ore, mentre, ovviamente, per completare tutti e 170 gli enigmi presenti nel gioco bisognerà spendere molte più ore sia per trovarli che per risolverli.

Purtroppo, insieme al Professor Layton e il Richiamo dello Spettro, doveva esserci anche un RPG chiamato London’s Life che sarebbe dovuto durare circa 100 ore. Il brutto è che questo minigioco esiste, ma solo in Giappone e, quasi certamente, non lo vedremo mai in italiano. Un vero peccato, perchè sarebbe stato un add-on davvero molto gradito che avrebbe aumentato di molto la longevità complessiva del gioco.

Passando ai voti:

Grafica: 7.5
Musiche: 8
Gameplay: 7.5
Longevità: 8,5

Voto: 8

Il Professor Layton e il Richiamo dello Spettro è un po’ come Skyward Sword per il Wii. È un ottimo gioco, degno di concludere il ciclo di vita di una console che ormai ha dato tutto, ma che ha ancora qualcosa da offrire.
Il Richiamo dello Spettro è disponibile dal 25 Novembre 2011 in esclusiva DS.