Recensione Sniper Elite V2

Chi di noi in uno sparatutto non ha mai scelto come ruolo quello del cecchino nell’avventura o nel multiplayer? Dev’essere per questo che nel 2005  fece la sua comparsa un nuovo FPS Tattico, Sniper Elite, che faceva vivere al videogiocatore una esperienza unica: una missione complicata da compiere unicamente con la compagnia del proprio fucile di precisione. E così i ragazzi di Rebellion dopo 7 anni dall’uscita del primo capitolo ci propongono il seguito, costato circa 2 anni di sviluppo: Sniper Elite V2 in uscita il 4 Maggio 2012 su Console e PC.

L’epoca sarà ancora quella della Seconda Guerra Mondiale, e vestiremo di nuovo i panni di Karl Fairburne, un agente segreto statunitense, che questa volta avrà il compito di impedire che il progetto del missile V2 (potente missile che potrebbe distruggere l’intero esercito americano) vada in porto, scovando ed eliminando i cinque scenziati tedeschi addetti alla produzione.
L’ambientazione principale di gioco sarà la Germania ormai desolata e quasi interamente distrutta a causa degli attacchi americani che stanno per avere la meglio sull’esercito tedesco.
Come nel primo capitolo ci ritroveremo per tutta l’avventura completamente soli senza alcun aiuto, dovremo affrontare intere pattuglie e coinvogli tedeschi da soli ma la strategia e la tattica saranno gli elementi a nostro favore che ci permetteranno di vincere il nemico. Oltre al nostro caro fucile di precisione che ovviamente sarà l’arma principale, potremo portare con noi anche una mitagliatrice e una pistola.

Il gameplay si basa su una visuale in terza persona per tutto il tempo, per passare in soggettiva al momento di mirare.
I colpi migliori verranno accompagnati da una speciale (e spettacolare) inquadratura, chiamata Killcam che segue la traiettoria del proiettile fino a quando non giunge al nemico colpito.
La fisica dei proiettili sarà davvero impressionante. Personalmente credo di non aver mai visto niente di simile.
Non poteva inoltre di certo mancare l’uccisione stealth: in silenzio e senza entrare nei “radar” nemici potremo attaccare alle spalle un nostro nemico in completa furtività, senza che il suono delle armi arrivi a qualche altra pattuglia situata nei paraggi.
Il gioco gode di un buon level design che divertirà in maniera pazzesca il videogiocatore: spazi enormi nei quale starà a noi decidere quale sarà la migliore posizione strategica dalla quale cecchinare l’obiettivo.
Grazie al nostro piccolo inventario potremo raccogliere diversi oggetti presenti nei campi di gioco, come le pietre che dopo essere state lanciate, distrarranno il nemico che pattuglierà la zona senza curarsi di noi, che potremo percorrere indisturbati la nostra strada. Sono anche disponibili mine di terra molto utili se poste vicino ad un cadavere, mine a rimbalzo e granate.
La difficoltà elevata del titolo renderà tutto più divertente:  noi soli contro interi eserciti disposti a tutto per uccidere il cecchino statunitense, intere orde di soldati tedeschi che sbucheranno e attaccheranno da ogni singola porta e spazi che conducano a noi.
State tranquilli però perchè saranno presenti anche numerosi checkpoint, con salvataggio automatico.
Il movimento dei personaggi è davvero realistico. Oltre al nostro caro cecchino Karl, anche i soldati tedeschi sono curati alla perfezione nei movimenti: quando un nemico viene colpito cade a terra e in modo molto realistico e successivamente cercherà di rialzarsi a fatica.
Ogni uccisione  avrà un suo determinato punteggio, potrete cogliere il nemico alla sprovvista con qualche granata o con qualche mina che vi garantirà molti punti, per non parlare degli (immancabili) headshot dalla lunga distanza grazie ai quali appunto potrete ricevere il top dei punti delle uccisioni.


Uno dei difetti che questo titolo si porta dietro dal primo capitolo, sono le textures che non sono molto curate. La cosa si nota sopratutto su console ( su PC è meno evidente).
Il sistema di controllo fornito dal PC (che è la versione testata) si adatta bene al gameplay, poichè la combinazione tastiera + mouse, come in ogni FPS, è la migliore per mirare.
Gli ambienti ricostruiscono perfettamente l’ambientazione della seconda guerra mondiale: edifici distrutti e città devastate oltre al realismo delle uniformi e delle armi che sono realizzate alla perfezione, ci aiuteranno ad immedesimarci meglio nel gioco.

Ottimo il comparto audio del titolo: la voce del nostro alter ego è davvero adatta e lo è anche la voce di ciascuno dei soldati tedeschi. Buone anche le musiche, a partire dal tema principale, fino alle musiche secondarie.

Un altro difetto di Sniper Elite v2 è la longevità. Prima di iniziare l’avventura si potranno scegliere tra 4 gradi di difficoltà.
E’ consigliato scegliere il grado più difficle per aumentare la longevità del titolo fino alle 10 ore, poichè in difficoltà normale lo potrete finire in circa 6 ore mentre in modalità cadetto, ovvero la più semplice, il titolo potrà essere completato facilmente in circa 3 ore e mezza, però state certi che non vi godrete appieno quello che questo Sniper Elite V2 offre. Con la modalità principiante infatti non sarà necessario escogitare piani, trappole e trucchi ma si andrà direttamente avanti nell’avventura e sarà molto difficile morire. Tuttavia, grazie ad una buona modalità multiplayer, il giocatore potrà continuare  a divertirsi anche dopo aver finito la trama.

[toggle title=”Commento Finale”]I ragazzi di Rebellion hanno fatto senza alcun ombra di dubbio un ottimo titolo,  che vanta un buon gameplay e una trama interessante.
Decisamente migliorato rispetto al suo prequel, questo Sniper Elite V2 non eccede però dal punto di vista grafico e della longevità della trama, ma è comunque un titolo coinvolgente che appassionerà in brevissimo tempo il videogiocatore, per questo consigliamo l’acquisto del titolo.[/toggle]

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  • Divertente e coinvolgente
  • Killcam spettacolare
  • Ambientazione ben definita

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[badlist]

  • Textures mal realizzate
  • Breve durata del single player

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