Recensione Titanfall

Versione testata: Xbox One

Immediatamente dopo l’annuncio all’E3 di Los Angeles dello scorso anno, il nome  Titanfall è  riuscito subito ad imporsi nel gigantesco panorama del genere First Person Shooter  presentandosi come uno sparatutto “diverso dal solito”, divertente e adrenalinico. Il gioco, annunciato come esclusiva Microsoft, è stato sviluppato dal neo-team di Respawn Entertainement, studio di sviluppo capitanato da Vince Zampella (ex boss Infinity Ward). Dopo il rilascio di una solida versione beta, atta a testare i server di gioco,  il giorno 13 marzo Titanfall è finalmente giunto in tutti i negozi nelle sole due versioni Xbox One e PC, dato il ritardo dell’edizione Xbox 360 (disponibile  dall’11 aprile). I ragazzi di Respawn saranno davvero riusciti a portare una ventata di aria fresca al genere FPS che, ormai, tra i soliti COD e Battlefield, sembra essere arrivato veramente alla fine del suo ciclo?

Singleplayer e Multiplayer in un’unica esperienza

Il progetto di Titanfall si è subito imposto come uno dei più ambiziosi di sempre. Il gioco unisce frenetici scontri a fuoco tra agilissimi soldati di fanteria e temibili mech robotizzati, il tutto concentrato in un’unica esperienza che fonde singleplayer con multiplayer. Gli scontri comprendono un totale di 12 giocatori, 6 per squadra, ai quali si vanno ad aggiungere i bot guidati dalla CPU. Le modalità di gioco si dividono  in Addestramento (un semplice tutorial), Campagna (ne parliamo tra un po’) e Multiplayer Classico. Il Multiplayer Classico, il fulcro del gioco, comprende a sua volta altre 6 modalità:  Logoramento, Sopravvivenza Titan, Punti di Controllo, Cattura Bandiera, Cacciatore di Piloti e Pacchetto Varietà.  Logoramento è il classico Team Deathmatch, dove bisogna totalizzare un certo numero di punti uccidendo i componenti della squadra avversaria (sia umani che Bot)Cattura Bandiera, come suggerisce il nome, è la classica modalità che vede come obiettivo principale quello di difendere la bandiera della propria squadra e rubare quella avversaria; ogni volta che la bandiera raggiunge la propria base viene messo a segno un punto. In Punti di Controllo, invece, bisogna semplicemente catturare e mantenere tre punti specifici della mappa; vince la squadra che raggiunge per prima il punteggio massimo.

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 Sopravvivenza Titan  ha come  obiettivo quello di sterminare i Titan nemici e arrivare alla fine del match con un numero di giocatori superiori rispetto a quelli della fazione avversaria. Poi abbiamo Cacciatori di Piloti, dove  il punteggio viene determinato unicamente dall’uccisione dei soldati senza che i Titan vengano conteggiati. Infine vi è Pacchetto Varietà che, come si può ben capire, si presenta come  un mix di partite che vengono disputate sfruttando tutte le modalità elencate.  In ogni partita del multiplayer, dopo circa 2 minuti dall’inizio del match (o dopo aver totalizzato un tot punteggio), ogni giocatore ha la possibilità di chiamare in suo aiuto il proprio  Titan, un enorme robot da guerra armato di un potente arsenale, in grado di cambiare radicalmente le sorti di ogni match. Il Titan, una volta chiamato, verrà letteralmente sparato dallo spazio fino al campo di battaglia.  Il giocatore può decidere se pilotarlo oppure gestirlo dalla distanza tramite IA.  Quando il Titan esaurisce la sua energia e  arriva ad un passo dalla sua distruzione, il pilota, se sopravvissuto all’attacco, può decidere di lanciarsi fuori  tramite l’espulsione e tentare di distruggere i robot avversari grazie  alla sua arma secondaria anti-Titan. L’arrivo del Titan è sicuramente una delle parti più belle del gioco. Una volta che il robot giunge sul terreno, la battaglia diventerà più adrenalinica che mai. Gli scontri Titan vs Titan sono divertentissimi. Vedere il nostro robottone fare a pugni o battersi a suon di mitragliatrice e lanciarazzi gigante contro altri mech è uno spasso garantito. E anche impersonare il classico soldato da fanteria non è da meno. Grazie alle abilità da parkour e il fedele jetpack, sgusciare e saltare tra gli edifici rende i match  più divertenti ed equilibrati che mai. La soddisfazione di distruggere un titano robotico completamente “a mani nude” è incommensurabile. Insomma, il gameplay frenetico ed equilibrato fa di Titanfall uno dei giochi multiplayer più belli degli ultimi tempi. Ci si sentirà pienamente a proprio agio anche nelle partite più difficili.

Come detto in apertura di paragrafo, il gioco presenta anche una (pseudo) campagna singleplayer. Quest’ultima è composta da 9 scenari di gioco,  dove bisognerà disputare delle semplici partite in modalità Logoramento e Punto di Controllo (quindi giocabile sempre e solo on line) e attraverso la quale verranno narrate le vicende dal capo della fazione in cui si è inseriti durante il match. La trama, però,  è praticamente inesistente, creata solo ed esclusivamente per raccontare il  background della vicende: due fazioni (Milizia  e IMC), da sempre  in guerra tra loro, si scontrano in una spaventosa battaglia per il dominio finale. Il nostro compito, messi sia nei panni della Milizia che dell’IMC,  è quello di eliminare tutti gli avversari e prendere possesso dei determinati punti di controllo. Tutto può essere completato in meno di 4 ore. 

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Il tuo Titan è pronto!

Le classi di Titan a nostra disposizione sono tre: Atlas, Stryder e Ogre (quest’ultimi due sbloccabili solo completando la modalità singleplayer). Ogni mech può usufruire di un’abilità tattica speciale. Tra le più interessanti ritroviamo: lo Scudo Vortice, in grado di rispedire i colpi al mittente una volta attivato; il Fumo Elettrico, che protegge e contemporaneamente confonde l’avversario ; il Muro Particellare, capace di creare una storta di portale\scudo che assorbisce i proiettili avversari facendoli sbucare dall’altra parte del muro. Oltre alle abilità tattiche si può usufruire anche di kit speciali da equipaggiare insieme al nostro arsenale. Tra i kit più utilizzati (nonché il più utile) abbiamo l’Esplosione Nucleare,  grazie al quale è  possibile innescare una potente esplosione  a seguito dell’ espulsione dal robot, capace di danneggiare in modo esponenziale i nostri nemici. Le classi riguardanti i Piloti  sono anch’esse tre: Fuciliere, Assassino, Commando. I lodouts delle armi e abilità delle tre classi di base sono tutti già preimpostati, ma giocando si potranno sbloccare fino a 5 lodouts completamente personalizzabili.

Una grandissima nota di merito va poi attribuita alla simpaticissima idea di rendere i bonus ingame un gioco di carte collezionabili:  le cosidette “Burns Cards“. Si tratta semplicemente di un ingegnoso sistema per rendere più divertente l’ottenimento e la fruizione  di bonus necessari per migliorare  l’esperienza complessiva in partita. Una volta equipaggiata la relativa carta, è infatti possibile (tra i tanti esempi) rinascere da dove si è morti, accorciare i tempi per richiamare il nostro Titan, aumentare la velocità dello scatto oppure potenziare la nostra arma primaria. La carta giocata è valida ed attiva solo fino a quando non si viene  uccisi.

Textures non proprio titaniche 

Titanfall utilizza come motore grafico il Source Engine, un motore abbastanza anzianotto (circa dieci anni dalla sua prima applicazione) e che, anche in questo caso, mostra i suoi evidenti segni dell’età avanzata.  La grafica del gioco risulta abbastanza gradevole a primo impatto, ma di certo non stupisce. Questo a causa delle numerose texture a bassa risoluzione e di un fastidiosissimo effetto tearing che spezza in modo troppo brusco le immagini su schermo.  Si fa quindi fatica a considerare Titanfall (almeno in ambito grafico) un titolo completamente next gen. Fortunatamente i ragazzi di Respawn sono riusciti a compensare questa lacuna grazie ad un map design a dir poco eccellente. Le 15 mappe di gioco  sono state realizzate davvero in modo maniacale, nessuna di esse presenta aree vuote o meno popolate, con tutti gli edifici completamente esplorabili. Ottimo poi il sonoro, con effetti e musiche davvero di impatto.